Gilbert Durand

Campi dell'immaginario

Informazioni
A cura di: Davide Navarria

Collana: Abraxas
2018, 276 pp.
ISBN: 9788857550343
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Sinossi

Questo volume raccoglie quattordici articoli del fi losofo dell’immaginario Gilbert Durand, apparsi tra 1955 e 1996. In questi brevi lavori sono affrontati i temi a lui più cari: la simbolica elementale del maestro G. Bachelard; l’ermeneutica del sacro dell’amico R. Bastide; l’archetipologia junghiana; la teoria strutturo-funzionale di Dumézil, la mitocritica eliadiana. E ancora, critica letteraria e poetica, estetica e sociologia. Ne emerge un’inedita antropologia simbolica, frutto della multiforme creatività e transdisciplinarietà del grande teorico dello “strutturalismo fi gurativo”.

Gilbert Durand (1921-2012), discepolo di Bachelard, Corbin e Bastide, è stato uno dei maggiori studiosi di simbolo, mito e immaginario del secolo XIX. Il suo lavoro più conosciuto, Le strutture antropologiche dell’immaginario, segna un passaggio decisivo negli studi sul simbolo, proseguendo nella direzione indicata da pionieri come Cassirer. Nel 2017 Mimesis ha pubblicato anche L’anima tigrata. I plurali di Psyché, sempre con la curatela di Davide Navarria.

Davide Navarria (Catania, 1984) ha conseguito un dottorato di ricerca in Antropologia religiosa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I suoi interessi vertono sulla questione del sacro e del simbolico, con particolare riferimento alla società dei consumi e ai fenomeni culturali a essa connessi. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Introduzione all’antropologia simbolica. Eliade, Durand, Ries (2016); La scena chiusa. L'idolo come pervertimento del dramma umano, in M. Doni (a cura di), Disgusto e desiderio. Enciclopedia dell'osceno (2015).

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