Ermanno Migliorini

Conceptual art

Informazioni
Collana: Filosofie Analitiche / Estetica
2014, 200 pp.
ISBN: 9788857522289
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Sinossi

"Se per i minimalisti l’oggetto è ciò che importa, al punto di autorizzare – come in molti casi è stato veramente fatto – la sua dislocazione al di fuori della classe delle opere d’arte, nel contesto più vasto degli oggetti comuni che possono essere colti dal comune esercizio della sensibilità, per i concettualisti l’oggetto è proprio ciò che non importa, mentre giunge in primo piano, argomento di studio attento, l’intenzione che si volge verso l’oggetto (quando tuttavia l’oggetto stesso sia stato posto fra parentesi), l’asserzione di artisticità, la valutazione appunto." Il conferimento di valore all’arte nella cultura contemporanea. Il duplice riduzionismo, estetico e artistico. Il paradigma contettualista. L’analisi e la valutazione attuate mediante nuove pratiche sperimentali che hanno contribuito a trasformare per sempre l’arte dagli anni Sessanta. Questi i principali nuclei tematici di Conceptual Art, pubblicato per la prima volta nel 1972 e oggi nuovamente disponibile. Attraverso una magistrale ricerca filosofica, Migliorini mette in evidenza l’irriducibilità dell’áisthesis e la ricerca della póiesis, mostrando le nuove sembianze assunte dall’arte dopo l’affermazione del concettualismo. Un libro indispensabile per comprendere meglio l’attuale condizione dell’arte.

Ermanno Migliorini (1924-1999), allievo di Giulio Preti, è stato Professore ordinario di Estetica presso l'Università degli Studi di Firenze. Le sue ricerche hanno un ruolo decisivo per la comprensione dell’evoluzione storica della disciplina estetica e della odierna condizione delle arti, e per l’individuazione delle regole logiche e delle strutture fondanti le argomentazioni valutative e critiche. Tra i suoi studi concernenti il rapporto tra estetica, arte e teoria dei valori meritano di essere menzionati: Lode e valore Discorso epidittico e discorso critico, Firenze 1968; Critica, oggetto e logica, Firenze 1968; Lo scolabottiglie di Duchamp, Firenze 1970; L’arte e la città, Firenze 1975; Miseria della critica, Firenze 1979; La rosa di Kant, Palermo 1992 e Tre saggi di estetica, Palermo 2000.

Davide Dal Sasso (1983) sta svolgendo il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Torino. Le sue ricerche sono incentrate sul rapporto tra filosofia, estetica e arti contemporanee. Membro di LabOnt (Laboratorio di Ontologia) è collaboratore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e curatore della rubrica di Filosofia e Arte Dialoghi di Estetica, pubblicata sulla rivista Artribune.