Per l’autore, ciò che l’ebraismo denuncia come idolatria non è una realtà estranea o altra rispetto alla sua interpretazione. L’interpretazione di una realtà che l’ebraismo considera esclusivamente alla luce della Torah e della rivelazione. L’idolatria non ha il potere di creare quei mondi che Dio stesso ha prodotto e distrutto prima di questo. La realtà che l’ebraismo proibisce di idolatrare appartiene sempre e solo a questo mondo – il mondo della parola. Idolatrico è insomma il non-silenzio che postula un mondo ancora tutto da dire. Ed è soltanto nel silenzio di una non-parola che l’idolatria stessa scompare.
Raniero Fontana filosofo, teologo, ed ebraista, ha vissuto a Gerusalemme, insegnando e collaborando con diverse istituzioni ebraiche e cristiane in Israele (Istituto Shalom Hartman, Centro Ratisbonne, Istituto Decourtray). Oggi risiede a Trieste. È autore di numerosi articoli e libri. Con Mimesis ha pubblicato: La guerra della Torah (2008); Avodah Zarah. Un’introduzione al discorso rabbinico sull’idolatria (2011); Sulle labbra e nel cuore. Il buon uso delle parole nel Talmud e nell’ebraismo (2014).
Sottotitolo | Ermeneutica della Torah e anti-ermeneutica della Natura |
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ISBN | 9788857548494 |
Pagine | 142 |
Data di pubblicazione | 2018 |
Autore | Raniero Fontana |
Collana | Filosofie |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |