Fare giustizia

Neoliberismo e diseguaglianze

Informazioni
A cura di: Anna Simone; Federico Zappino

Collana: Cartografie sociali
2016, 214 pp.
ISBN: 9788857535418
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Sinossi

Nonostante la sua crisi, il neoliberismo ha progressivamente eroso quell’equilibrio tra sistemi e poteri da cui è disceso il paradigma della giustizia sociale su base distributiva di matrice novecentesca. Anche quell’equilibrio e quel paradigma, tuttavia, producevano forme di ingiustizia. Lungi dal difenderli acriticamente, questo volume tenta piuttosto di risignificare la giustizia, nella sua triplice veste epistemologica: giuridica, politica, socioculturale. Fare giustizia propone genealogie concettuali a partire dai fondamenti filosofici e sociologici; mette in luce i paradossi e le contraddizioni pratiche che intercorrono tra il diritto e la legge, da una parte, e i processi, le forme di vita e le esperienze reali di gestione di fatti sociali e culturali, dall’altra; testa, infine, l’ipotesi di nuovi paradigmi, teorici e pratici, che siano in grado di superare l’impasse indotta dai paradigmi giuridici vigenti, e di contrapporre una nuova idea di giustizia in grado di resistere alla razionalità del neoliberismo e del mercato. Il pensiero che anima questa ricerca è che nelle attuali condizioni la giustizia non è, ma può diventare qualcosa solo se si prova a cartografare il suo opposto, ovvero l’ingiustizia.

Anna Simone è ricercatrice in Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Ha insegnato per anni discipline sociologiche presso l’Università Suor Orsola Benincasa. Si è occupata di migrazioni, di società del rischio e sicurezza, di rapporto tra norme sociali, norme giuridiche e corpo femminile, inclusione ed esclusione, potere e biopolitica. Da alcuni anni lavora sulla rappresentazione del diritto e della giustizia nella modernità. Tra le sue pubblicazioni: Divenire sans papiers (2002); Lessico di biopolitica (2006); I corpi del reato (2010); Sessismo democratico (2012); Suicidi. Studio sulla condizione umana nella crisi (Mimesis 2014); I talenti delle donne (2014).

Federico Zappino è dottore di ricerca in Filosofia politica. Fa parte del Consiglio direttivo della Società di Studi Governamentali e dell’Assemblea del Centro Interuniversitario di Ricerca Queer (CIRQUE). Ha tradotto e curato in italiano le opere di Judith Butler La vita psichica del potere (2013) e Fare e disfare il genere (2014), entrambe per i tipi di Mimesis. Attualmente sta coordinando una ricerca sulle questioni di genere tra processi di cattura neoliberista e processi di neutralizzazione neofondamentalista. Tra le sue ultime pubblicazioni, Norma sacrificale / Norma eterosessuale (in M. Filippi, M. Reggio, a cura di, Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali, 2015), Genealogie del presente (con Lorenzo Coccoli e Marco Tabacchini, 2014).

 

Recensioni

Silvia Niccolai - iaphitalia.org, 13 ottobre 2016
"Silvia Niccolai – Se il pensiero critico convalida l’ordine asimmetrico"
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