Il Tao di Nietzsche

Nietzsche e l’oriente (Taoismo, Buddhismo e Zen): due mondi straordinariamente affini di far danzare il pensiero sull’abisso (Ab-Grund) e di abitare, anziché occultare, il vuoto. Due vorticose erranze circolari che fanno eternamente ritorno su se stesse senza irrigidirsi mai in una tautologica identità ma fluendo irriducibilmente molteplici e differenziali, come ogni puro divenire. Un unico modo di concepire l’intreccio di vita e conoscenza come via (Tao) per diventare “ciò che si è”. Comparando gli aforismi (sentenze) nietzschiani ai Koan (chiamata in giudizio) Zen, l’amor fati alla wuwai (non azione) taoista, l’illuminazione buddhista (Bodhi) al risvegliod el Meriggio zarathustriano, la Wille Zur Macht al tao, il nichilismo al vuoto e così via, quest’indagine s’inscrive nel più rigoroso prospettivismo nietzschiano sondando angolature ancora del tutto inedite nel panorama italiano dell’esegesi nietzschiana.

Moreno Montinari è dottorando di ricerca in Dialettica e mondo umano con unostudio su la filosofia come cura per l’universalità di Scienza della formazione di Urbino, indaga da tempo analogie e differenze tra il pensiero filosofico occidentale, con particolare interesse al loro valore formativo.