Gilles Deleuze

Immanenza

Informazioni
Collana: Minima Volti
2010, 48 pp.
ISBN: 9788857500287
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Sinossi

La problematica dell’immanenza rappresenta sicuramente il fil rouge dell’intera produzione di Gilles Deleuze. Fin dal suo primo saggio, Mathesis, scienza e filosofia (1946), Deleuze situa infatti il concetto di mathesis universalis a livello della vita, di un’individualità che, però, in sé rivela già una sintesi universale, un sapere collettivo e supremo. Questi stessi rapporti instaurati tra l’uno e il molteplice si ritrovano anche all’interno dell’ultimo scritto di Deleuze, Immanenza: una vita (1995), dove l’immanenza assoluta trova il suo compimento all’interno di “una vita”, luogo generico dell’essere. Questa vita si connota come singolarità non-individualizzata (ecceità), esattamente come i neonati «si assomigliano tutti e non hanno individualità, ma hanno singolarità, un sorriso, un gesto, una smorfia []». Concatenamenti ed ecceità vengo a ritrovarsi, in ultima analisi, anche nell’architettura simbolica di un testo come Mille-Piani, la cui breve disamina, sotto forma d’intervista al filosofo, chiude questa raccolta.

Gilles Deleuze (Parigi, 1925 – Parigi, 1995), filosofo del “pensiero nomade”, è stato uno degli intellettuali più interessanti ed eclettici del XX secolo, interessandosi anche di cinema, letteratura, pittura e psicanalisi. Tra le sue pubblicazioni edite da Mimesis: Felicità nel divenire. Nomadismo, una vita (1995); Fuori dai cardini del tempo (2004); La passione dell’immaginazione. L’idea della genesi nell’estetica di Kant (2000); Istinti e Istituzioni, La dimensione istintuale dell’uomo e il suo fare storia (2002).