Jacques Derrida (EI-Biar 1930 — Parigi 2004) è uno dei più grandi filosofi francesi del Novecento. Conosciuto come il padre del decostruzionismo, ha insegnato all’Ecole Normale Supérieure, all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales e in diverse università americane ed è stato tra i fondatori del Collège lntérnational de Philosophie. Tra le sue opere, tradotte in più di venti lingue ricordiamo: La scrittura e la differenza (1967), Margini della filosofia (1972), Spettri di Marx (1993), Politiche dell’amicizia (1994).
“La distizione tra différence e différance non è la stessa che separa l’oralità dalla scrittura. Nella différance non si tratta solo del tempo, ma anche dello spazio. È un movimento in cui la distinzione dello spazio e del tempo non era ancora avvenuto: la spaziatura, divenire-spazio del tempo e divenire-tempo dello spazio, differenziazione, processo di produzione di differenze ed esperienza dell’alterità assoluta”. Jacques Derrida
... Per saperne di più"Il tempo e l’avvenire, come tali, se è possibile, tenderebbero allora a questo chi del tuttaltro, a questo tuttaltro al quale si dice addio, un addio e un saluto che rinunciano in anticipo al rivedere’, alla garanzia della ripetizione o della redenzione, un salve!’ che deve cominciare rinunciando alla garanzia della salvezza".
Jacques Derrida
"L’incondizionalità del pensiero, quella che dovrebbe trovare il suo luogo o il suo esempio nell’Università, si riconosce là dove può mettere in questione, in nome della libertà, il principio di sovranità come principio di potere. Messa in questione temile e abissale, non lo ignoriamo. Perché il pensiero allora, quello che là trova il suo luogo di libertà, si trova senza potere. Si tratta di un’incondizionalità senza sovranità, vale a dire al fondo di una libertà senza potere. Ma senza potere non significa senza forza".
Jacques Derrida
Movendo da una lettera del 1926 di Gershom Scholem a Franz Rosenzweig sulla condizione della lingua ebraica Derrida affronta i temi dell’ebraismo, del sionismo, della spettralità e del messianismo, ricongiungendoli alla più generale questione del Nome di Dio.
... Per saperne di più“Bisogna dunque, ad un tempo, che la firma resti e scompaia, che essa resti per scomparire o che essa scompaia per restare. Bisogna, è questo che ha importanza. Bisogna che essa resti a scomparire, doppia esigenza simultanea, doppio postulato contraddittorio, doppia obbligazione, double bind…”. Jacques Derrida
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