Il fenomeno migratorio, agente fondamentale delle trasformazioni sociali contemporanee, pone il problema dell’incontro tra individui appartenenti a culture differenti. Che cosa significa incontrare l’altro, lo straniero? Quali prospettive è chiamato a promuovere un discorso psicoanalitico in questo ambito? A partire dall’esperienza clinica con adolescenti migranti, potremmo pensare lo strumento psicoanalitico come una possibilità per l’essere umano, al di là della cultura d’appartenenza, di reperire una parola che aiuti a soggettivare la propria storia, a recuperare la differenza che caratterizza l’unicità della sua esistenza, perché la vita sia possibile, proprio a partire da quell’essere stranieri che ci accomuna.
Maria Laura Bergamaschi psicologa, psicoterapeuta, pratica la psicoanalisi a Pavia e Milano. Responsabile di Jonas Pavia Onlus. Cultrice della materia in Psicopatologia del comportamento alimentare, Università degli studi di Pavia. Docente tutor IRPA, Membro di ALIPSI (Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi).
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