Maria Ossowska

Norme morali

Tentativo di sistematizzazione

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Maria Ossowska

Norme morali

Tentativo di sistematizzazione

Informazioni
A cura di: Alberto Pirni

Collana: Biblioteca di Cultura Polacca
2017, 274 pp.
ISBN: 9788857546292
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Sinossi

Il profilo di Maria Ossowska (1896-1974) è indubbiamente tra i più interessanti della cosiddetta età aurea della filosofia polacca. Inizia il suo percorso nell’alveo della filosofia analitica, all’interno della Scuola di Leopoli e Varsavia in dialogo con il Circolo di Vienna. Differenzia però ben presto il suo itinerario dalla filosofia della scienza e del linguaggio, compiendo la sua formazione tra Parigi e Oxford, impegnandosi nel “creare ponti” tra scienze naturali e scienze umane e focalizzando la sua attenzione sulla storia delle idee morali e delle forme culturali occidentali. Realizza tale intento attraversando sia la chiusura delle università polacche durante l’occupazione nazista sia l’allontanamento dall’insegnamento universitario subìto nel periodo staliniano.
La novità del suo approccio teorico resta consegnata alla capacità di far interagire la sociologia della cultura con una teoresi morale all’incrocio tra approccio analitico e continentale. A tale compito dedicherà un numero rilevante di scritti, sviluppando un percorso scientifico originale e particolarmente articolato.
Norme morali, la prima opera della filosofa tradotta in italiano, giunge a coronare tale percorso. Si tratta di un tentativo di sistematizzazione dell’universo dell’agire – e delle norme che lo dovrebbero presiedere –, dettato da un approccio funzionalistico che sa unire orientamenti provenienti da differenti matrici teoriche e riecheggia l’ambizione alla completezza tipica della trattatistica classica.
Si procede dall’analisi della dimensione individuale del giudizio  valutativo e delle relative norme a tutela dell’individualità – dall’esistenza biologica alla dignità, dall’indipendenza alla privacy – verso la trattazione della dimensione etico-sociale – dalla fiducia alla gestione dei conflitti e della convivenza – per giungere alla promozione delle norme a supporto e “integrazione” del valore morale della persona in comunità – dalla modestia al rispetto, alla laboriosità individuale. Il complesso teorico così elaborato restituisce al lettore un itinerario di grande respiro, condotto con efficacia stilistica e considerevole sensibilità per l’analisi di casi concreti.

Alberto Pirni è ricercatore e docente di Etica pubblica nell’Istituto di Diritto, Politica e Sviluppo della Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa, presso il quale coordina l’Area di Ricerca di Etica Pubblica. Ha svolto attività di ricerca e didattica presso varie Università in Italia, Europa, Federazione Russa, Sud America. Tra le sue pubblicazioni: Filosofia pratica e sfera pubblica (2005); Kant filosofo della comunità (2006); Der asymmetrische Westen. Zur Pragmatik der Koexistenz pluralistischer Gesellschaften (con B. Henry, a cura di, 2012); Che cos’è la cittadinanza (con S. Filotico e F. Fistetti, 2017).