Jean-Luc Nancy
Cosa resta della gratuità?
Che spazio può esserci per la gratuità se a prevalere oggi è l’ethos dell’efficienza? La strada che Nancy ci invita a percorrere consiste nell’andare alla radice di ciò che si deve intendere per “riconoscimento del debito”.
Un inedito di Nancy che riflette sul concetto di dono, di libertà e sul legame mai scontato che si instaura tra debitore e creditore.
Jean-Luc Nancy è considerato uno dei più importanti filosofi contemporanei. Tra i libri tradotti in lingua italiana ricordiamo: La comunità inoperosa (1992), Un pensiero finito (1992), Essere singolare plurale (2001), Il pensiero sottratto (2003), La creazione del mondo o la mondializzazione (2003). Con Mimesis ha pubblicato: Politica e “essere con” (2013), Il corpo dell’arte (2014), Ebbrezza (con Tommaso Tuppini, 2015), La comunità sconfessata (2016), L’equivalenza delle catastrofi (2016) e Il disegno del piacere (2017).
Luciano Cabbia, Rogate ergo, dicembre 2020
"Vetrina"
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Steno Sari, Libero, 16 dicembre 2018
"Scopriamo la gioia di donare al prossimo tempo e simpatia"
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Ugo Morelli - doppiozero.it, 7 settembre 2018
"Gratuità e prendersi cura"
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Diletta Colombo - Linus, aprile 2018
"Albi essere, non avere"
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Alberto Cellotto - librobreve.blogspot.it, 1 maggio 2018
"Sulla gratuità: i libri di Jean-Luc Nancy e Marc Augé"
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Alida Airaghi - sololibri.net, 22 aprile 2018
"Cosa resta della gratuità?, di Jean-Luc Nancy"
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Francesca Bolino - Robinson, 4 marzo 2018
"Sì, donare"
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Simone Paliaga - Avvenire, 1 marzo 2018
"Augè e Nancy, la gratuità non sia retorica"
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