Carl Einstein

Scritti sull'arte

Documenti 1929-1930

Informazioni
Collana: Arte e critica
2015, 234 pp.
ISBN: 9788857524689
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Sinossi

La rivista «Documents», pubblicata a Parigi dal 1929 al 1930, è in genere associata al nome di Georges Bataille, che della rivista è stato segretario generale e principale animatore. Ma accanto a Bataille e a Michel Leiris, è soprattutto il «direttore en titre», Carl Einstein, che ha dato a «Documents» un contributo decisivo. Einstein ha firmato, dopo Bataille e Leiris, il maggior numero di testi durante i due anni di attività della rivista. Intellettuale di punta tra le due guerre, mediatore tra paesi e discipline diverse, era amico personale di molti pittori di cui frequentava gli atelier e promuoveva la produzione recente. Einstein ha dato alla rivista un carattere internazionale, invitando molti collaboratori tedeschi. Sua l’idea del «Dizionario critico», in cui Bataille avrebbe pubblicato la famosa voce sull’Informe. Tra i suoi contributi alla rivista, vanno ricordati gli scritti sull’arte moderna – gli amati cubisti, ma anche Hans Arp, André Masson, Joan Miró –, i testi sull’arte africana, e soprattutto il dialogo tra storia dell’arte e etnologia, ricco di futuri sviluppi.

Carl Einstein (1885-1940), scrittore, teorico e critico d’arte tedesco, si trasferisce definitivamente a Parigi nel 1928. Autore rinomato, aveva già pubblicato nel 1912 Bebuquin, un romanzo sperimentale cubista, due libri sull’arte africana – Negerplastik (1915) e Scultura africana (1921), e un testo su L’Arte del XX secolo, pubblicato nel 1926 nella prestigiosa collana «Propyläen- Kunstgeschichte». A Parigi è tra i fondatori della rivista «Documents», cui collabora attivamente. Nel 1936 si arruola nella guerra di Spagna nella colonna Durruti, per difendere la repubblica spagnola e la propria dignità. Di ritorno in Francia, arrestato e internato, muore suicida per sfuggire alla persecuzione nazista nel luglio 1940. 

Fiorella Bassan insegna Ermeneutica artistica alla Sapienza Università di Roma. Si occupa di teoria dell’immagine e dei rapporti tra rappresentazione artistica, creatività e marginalità. Tra le sue pubblicazioni: Immagine e figurazione. Hegel, Warburg, Bataille (Roma 2013); Antonin Artaud. Scritti sull’arte (Milano 2013); I Salons di Antonin Artaud (Milano 2012); Al di là della psichiatria e dell’estetica. Studio su Hans Prinzhorn (Roma 2009), tradotto in francese nel 2012.

Matteo Spadoni (Roma 1987) Laureato in Filosofia e Studi teorico-critici a Roma, La Sapienza. Ha pubblicato, insieme a Andrea D’Ammando, Letture dell’informe. Rosalind Krauss e Georges Didi-Huberman (Roma 2014).