Collana diretta da Elena Dagrada (Università degli Studi di Milano)
Comitato scientifico
Elena Dagrada (Università degli Studi di Milano)
David Forgacs (New York University)
Frank Kessler (Universiteit Utrecht)
✝︎ Michèle Lagny (Université de la Sorbonne Nouvelle, Paris III)
La collana si rivolge ai lettori desiderosi di scoprire i più importanti film della storia del cinema, ma anche a chi già li conosce e intende approfondire le questioni cruciali con essi intrecciate. Ospita piccoli volumi dedicati ciascuno a un film che abbia svolto un ruolo importante nel cinema delle origini, o che sia stato alle origini di una scuola, una stagione o un fenomeno di particolare importanza nel panorama della cinematografia italiana e internazionale. Ogni volume coniuga l'agilità della lettura all'analisi approfondita e metodologicamente aggiornata. Contiene inoltre un corredo iconografico, suggerimenti bibliografici e un apparato di strumenti utili per proseguire nella riflessione.
Acquista ebook in versione kindle
Acquista ebook in versione epub
Ma l’amor mio non muore! è uno dei film più rappresentativi del cinema muto italiano. Girato nel 1913 da Mario Caserini e interpretato dalla celebre attrice teatrale Lyda Borelli, segnò un’autentica svolta nella produzione cinematografica nazionale.
... Per saperne di piùQuesto libro analizza La Chute de la maison Usher (1928) alla luce del pensiero sul fi lm elaborato da Jean Epstein. A partire dal contesto culturale in cui l’opera è nata e da un profilo del cineasta, esamina l’intrecciarsi di teoria e pratica del cinema attraverso alcune figure: architetture, ritratti, specchi, metamorfosi. Se da un lato la trama presenta temi tipicamente epsteiniani – contiguità di vita e morte, sensibilità privilegiata di alcuni caratteri, fascino inquieto e morboso dell’oscurità –, dall’altro compare un ordito composto dalle sue teorie sul film: fotogenia come relazione inedita tra immagine e realtà, cinema come rivelazione della natura simbolica delle cose, sentire del corpo come strumento di conoscenza. Il volume mostra come Epstein delinei un vero e proprio palinsesto in cui immagine e filosofia trovano una consonanza inattesa.
... Per saperne di piùL’Atalante è stato a lungo considerato il film più rappresentativo di Jean Vigo, l’opera conclusiva interpretata spesso come un film-testamento. Eppure, tutta la produzione di Vigo vive di una tensione primaverile e aurorale e il suo ultimo film rimane ancora oggi un’opera sfuggente, sintesi imperfetta di tensioni storiche, estetiche e figurative che in parte si rifanno alla cinematografia francese degli anni Venti e Trenta, ma in parte anticipano la germinazione delle nouvelles vagues internazionali a venire.
... Per saperne di più