Etienne Souriau

I grandi problemi dell'estetica teatrale

Informazioni
A cura di: Chiara Cappelletto

Collana: Filosofie del teatro
2015, 150 pp.
ISBN: 9788857521589
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Sinossi

Il testo affronta in maniera sistematica i diversi tipi di teatro (classico, radiofonico, di marionette...) e le sue diverse componenti (testo, scena, attori, personaggi, azione...). Considera quest’arte nella sua organicità, ponendo particolare attenzione al tema della messa in scena e alle diverse concezioni del tempo che essa implica. Sono menzionate tutte le principali teorie del teatro, e le grandi controversie tipiche sono riprese e discusse. L’intento di Souriau è sempre quello di distinguere tra le questioni filosofiche che il teatro solleva, e quelle più genericamente culturali, psicologiche, spettacolari. Trattandosi di lezioni rivolte a un pubblico di studenti universitari, l’andamento della discussione è molto preciso, piano, ricco di esempi. Manca di un apparato di note, indispensabili, al quale provvederò come curatore.

Étienne Souriau (1892-1979), buon disegnatore e ottimo acquarellista, è poeta e musicista autodidatta prima ancora di essere filosofo. Prigioniero per quattro anni durante la Grande Guerra, getta giovanissimo e in solitudine le basi della sua opera teorica. Pensatore inclassificabile, considera la filosofia una forma vitale in grado di unificare tutte le arti. A lui si deve lo sviluppo in Francia dell’estetica come riflessione autonoma, cui dedica il suo ventennale insegnamento alla Sorbona. Tra i fondatori della filmologia, ha diretto la “Revue d’Esthétique” ed è autore di numerosi articoli e libri tra cui L’instauration philosophique e Les différents modes d’existence. I grandi temi dell’estetica teatrale, uno dei rarissimi studi sul teatro scritti da un filosofo, è rimasto un dattiloscritto inedito fino alla presente edizione italiana.

Chiara Cappelletto insegna Estetica all’Università degli Studi di Milano. Si occupa di filosofia dell’immagine e di estetica teatrale. Ha dedicato numerosi saggi alla fruizione nell’arte visiva e al ruolo della finzione nella costruzione della relazione spettatoriale.