Il presente volume, partendo dalla riflessione estetica di Theodor W. Adorno, mette in evidenza i paradossi costituivi del concetto di “forma” nell’arte moderna. Fin dagli anni dei suoi scritti musicologici infatti, il filosofo tedesco è ben cosciente di come la dialettica incarnata dalla forma costituisca il perno per comprendere le tendenze dell’arte del Novecento, e in Teoria estetica la forma stessa diventa l’unica opportunità di esistenza dell’arte moderna, seppur si tratti di una forma sempre destinata al fallimento. Attraverso questo paradosso, il libro attraversa l’opera di Beckett e la musica di Schönberg per arrivare all’Informale e all’Espressionismo astratto americano, proponendo un percorso teorico originale e stimolante.
Alessandro Alfieri è Dottore di ricerca in Scienze Filosofi che e Sociali presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Cultore della materia in Estetica presso l’Università La Sapienza, ha lavorato presso il MLAC (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea) e collabora come pubblicista con diverse testate cartacee e online occupandosi di arte e fenomeni sociali. Autore di numerosi saggi pubblicati su riviste specializzate, tra i suoi libri Vasco, il Male. Il trionfo della logica dell’identico (con P. Talanca, 2012) e Cinema, Mass Media e la scomparsa della realtà. Immagini e simulacri dell’11 settembre (2013).
Sottotitolo | Saggio su Adorno e l’arte contemporanea |
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ISBN | 978-88-5753-334-6 |
Pagine | 150 |
Data di pubblicazione | 2015 |
Autore | Alessandro Alfieri |
Collana | Forme del possibile |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |