Ernst Bloch

Avicenna e la sinistra aristotelica

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A cura di: Nicola Alessandrini

Collana: Biblioteca
2018, 172 pp.
ISBN: 9788857550473
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Sinossi

Pubblicato per la prima volta a Berlino nel 1952 e ancora inedito in traduzione italiana, il saggio ripercorre il tortuoso cammino che da Aristotele, attraverso Avicenna, Avicebron e Averroè, giunge a delineare un concetto qualitativo di materia, intesa come grembo infinitamente fecondo di forme, fornendo così una base ontologica a quel principio speranza che ha rappresentato uno dei cardini della riflessione di Bloch. In queste dense pagine, il filosofo tedesco ci conduce nell’antica terra vergine di una materia utopica, una lontananza che vale la pena riscoprire perché “è fecondo solo quel ricordo che al contempo ci rammenta quanto ancora resta da fare”.

Ernst Bloch (Ludwigshafen 1885 - Tübingen 1977), tra i più fecondi pensatori del ventesimo secolo, è passato alla storia come il filosofo de Il principio speranza (1994) e dello Spirito dell’utopia (20092), concetti cui ha lavorato instancabilmente fino all’età di novantadue anni. Ebreo, ateo e marxista, Bloch ha attraversato i grandi stravolgimenti del secolo scorso, fuggendo prima dalla barbarie nazista e poi dalla Repubblica democratica tedesca, nella quale aveva riposto i propri sogni socialisti. Tra le sue pubblicazioni: Tracce (1994), Thomas Münzer teologo della rivoluzione (1980), Ateismo nel cristianesimo (1971). Mimesis ha pubblicato: Eredità di questo tempo (2015), L’idealismo tedesco e dintorni (2011) e La filosofia di Kant (2010).

Recensioni

Federico Rampini - La Cultura (Nº 3/2019),
‘Ernst Bloch, “Avicenna e la sinistra aristotelica”’
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Micaela Latini - Il Manifesto, 19 febbraio 2019
"Vedere attraverso"
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Francesca Raparelli - iltascabile.com, 12 febbraio 2019
"Avicenna e la sinistra aristotelica di Ernst Bloch"
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