Gabriele Scaramuzza

Smarrimento e scrittura

Informazioni
Collana: Centro Internazionale Insubrico
2019, 192 pp.
ISBN: 9788857557168
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Sinossi

Il libro si apre con tre brevi capitoli, che riprendono alcune tematiche costanti del pensiero dell’autore: le radici della cultura nella vita dei soggetti, la comprensione delle cose nella loro complessità, l’ascolto, una scrittura che si confronti con la violenza, ma non per ciò dimentichi il suo essere non indebolimento, ma incremento di vita. A questo va annesso anche il capitolo su Franz Kafka, che permette di riflettere, tra l’altro, sul “nuovo” come categoria estetica. Raccolti sotto il titolo Totalitarismi e scritture sono i capitoli dedicati a Vasilij Grossman, Ludwig Englert, Imre Kertész, che sono stati costretti a misurarsi col negativo del secolo scorso, e col terrore che lo ha percorso. Con ciò si collega idealmente il capitolo finale del libro, Salonicco. Fungono da intermezzo due brevi capitoli dedicati a incontri occasionali, nella fattispecie musicali, non lontani tuttavia da temi di fondo del libro. Non scissa dalle precedenti è la parte concernente rappresentanti della cultura milanese quali Dino Formaggio, Fulvio Papi, Guido D. Neri, Emilio Renzi; e Alfredo Civita, in dialogo con Eugenio Borgna.

Gabriele Scaramuzza è nato a Milano nel 1939; si è laureato a Pavia. Ha insegnato Estetica a Padova, Verona, Sassari; da ultimo all’Università degli Studi di Milano. Si è occupato di estetica fenomenologica (Le origini dell’estetica fenomenologica, 1976), con particolare riguardo alla “scuola di Milano”: Antonio Banfi, la ragione e l’estetico, 1984; Crisi come rinnovamento, 2000; L’estetica e le arti, 2007; Estetica come filosofia della musica nella scuola di Milano, 2009. Ha compiuto ricerche sul tema della “morte dell’arte”, cui si connettono l’attenzione all’estetica delle situazioni estreme, al problema del brutto e del melodrammatico (Il brutto all’opera. L’emancipazione del negativo nel teatro di Giuseppe Verdi, 2013). Ha deciato numerosi studi a Kafka (Walter Benjamin lettore di Kafka, 1994; Kafka a Milano. La città, la testimonianza, la legge, 2013). Sono infine usciti nel 2017 Incontri. Per una filosofia della cultura, e gli scritti autobiografici: In fondo al giardino. Ritagli di memorie, 2014 e Un’insostenibile voglia di vivere. Frammenti di memorie e riflessioni, 2017.