Giovanni Matteucci

L'artificio estetico

Moda e bello naturale in Simmel e Adorno

Informazioni
Collana: Estetica/Mente/Linguaggi
2012, 182 pp.
ISBN: 9788857514086
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Sinossi

Come forma particolare di strutturazione dell’esperienza, l’estetico ha il carattere dell’artificio: emerge dall’opera dell’uomo accrescendo la natura attraverso configurazioni segnate dalla stretta coesione dei vari elementi che agiscono nella correlazione tra organismo e ambiente marcando il possibile punto di tangenza con l’alterità. Questo tratto di artificialità emerge già quando l’esperienza estetica ha per tema la natura, sempre colta in effigie e mai come pura immediatezza. Esso, peraltro, si estrinseca laddove l’estetico diventa fattore costitutivo dell’ambiente antropologico e della stessa identità dell’individuo, dai primi segni incisi al confine dell’organismo, sulla sua stessa pelle, alle varie forme dell’esteticità diffusa, fino a istituire una realtà in cui – come oggi – sbiadisce la demarcazione tra effettualità e virtualità. Per fissare i punti estremi del perimetro entro il quale si sviluppa la dinamica dell’artificio estetico, vengono qui esaminate sia le considerazioni simmeliane sulla moda in quanto fenomeno tipico della scena metropolitana, sia le indagini adorniane sul bello naturale in quanto punto di torsione della dialettica negativa in teoria estetica. Pertanto, le due letture di cui si compone il volume intendono anche offrire chiavi di accesso a universi speculativi particolarmente complessi come sono le riflessioni estetiche di Simmel e Adorno.

Giovanni Matteucci insegna Estetica contemporanea all’Università di Bologna. Ha pubblicato numerosi saggi in Italia e all’estero, ed è autore di diversi volumi, tra i quali: Dilthey: Das Ästhetische als Relation (Würzburg 2004), Filosofia ed estetica del senso (Pisa 2005), Il sapere estetico come prassi antropologica (Pisa 2010). Ha curato l’edizione italiana di classici del pensiero contemporaneo: Dilthey (Estetica e poetica, nuova ediz. Milano 2005), Cassirer (Tre studi sulla “forma formans”, Bologna 2003), Dewey (Arte come esperienza, Palermo 2007; Per una filosofia risanata, Roma 2009), Adorno (Teoria estetica, Torino 2009, con Fabrizio Desideri). Ha inoltre curato la raccolta di saggi Elementi di estetica analitica (“Discipline Filosofiche”, 2005/2) e l’antologia Estetica e filosofia analitica (Bologna 2007, con Pietro Kobau e Stefano Velotti). Insieme a Fabrizio Desideri coordina dal 2004 il Seminario permanente di estetica, che promuove la rivista on-line “Aisthesis” (http://www.fupress.net/index.php/aisthesis).