Émile Boutroux

Contingenza e leggi della natura

Informazioni
A cura di: Gaspare Polizzi

Collana: Filosofia/Scienza
2016, 288 pp.
ISBN: 9788857537221
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Sinossi

De la contingence des lois de la nature (1874) è uno dei libri di filosofia della scienza più letti e discussi in Francia e in Europa. Boutroux vi espone il «contingentismo», con cui nega la possibilità che la scienza riduca la realtà a una definizione esauriente e assoluta, decostruendone il concetto di «determinismo»: le scienze descrivono livelli diversi di realtà e per questo sono contingenti. In De l’idée de loi naturelle dans la science et la philosophie contemporaines (1895) la tesi generale viene integrata ed estesa da Boutroux in una dimensione più «interna» alle singole scienze, e specificamente a logica, matematica, meccanica, fisica, chimica, biologia, psicologia e sociologia. I due scritti vengono riproposti al pubblico italiano in una nuova traduzione e per la prima volta in un unico volume, in un periodo in cui, alla luce delle riflessioni sui sistemi complessi, la filosofia della scienza di Boutroux è di nuovo fortemente attuale. Si aggiunge in appendice una lettera inedita di Boutroux al filosofo e pedagogista Giuseppe Michele Ferrari.

Émile Boutroux (1845-1921) professore di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dell’Accademia di scienze morali e politiche, membro dell’Accademia di Francia, si dedicò insieme alla storia della filosofia e alla filosofia della scienza. In quest’ultima ha lasciato la traccia più significativa, con i due volumi qui pubblicati. La sua concezione del «contingentismo» ha inciso sulla nascente epistemologia, oltre che sul nuovo spiritualismo francese ed europeo. Tra le sue opere principali si ricordano anche: Science et religion dans la philosophie contemporaine (1908, tr. it. 1933); Pascal (1900); William James (1911); Questions de morale et d’éducation (1895), nonché le edizioni di scritti di Cartesio e di Leibniz (la sua edizione della Monadologia ha avuto dodici edizioni italiane dal 1932 al 2004).

Gaspare Polizzi ha insegnato Storia della Scienza e Storia della Filosofia all’Università di Firenze. Studia la filosofia della scienza francese tra ‘800 e ‘900 e in particolare l’opera di Gaston Bachelard, Henri Poincaré, Michel Serres. Si interessa ai rapporti tra scienza, arte e letteratura, con ricerche su Paul Valéry e soprattutto su Giacomo Leopardi. I suoi volumi più recenti: Io sono quella che tu fuggi. Leopardi e la Natura (2015); La filosofia di Gaston Bachelard. Tempi, Spazi, Elementi (2015). Per Mimesis ha pubblicato: Giacomo Leopardi: la concezione dell’umano tra utopia e disincanto (2011).

 

Recensioni

Armando Torno - ilsole24ore.com, 30 giugno 2017
"Contingentismo e irriducibilità della realtà a una definizione esauriente"
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