Georges Devereux

La rinuncia all'identità

Una difesa contro l’annientamento

Informazioni
A cura di: Alessandra Cerea

Collana: Filosofia/Scienza
2015, 118 pp.
ISBN: 9788857527833
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Sinossi

La rinuncia all’identità: una difesa contro l’annientamento è il testo di una conferenza presentata da Georges Devereux nel 1964 in occasione della sua ammissione alla Société Psychanalytique de Paris. Prendendo spunto da osservazioni tratte dalla clinica, dall’antropologia culturale, dalla mitologia e dalla fiabistica, Devereux riflette sul tema dell’identità personale e del bisogno umano di mascherarla per proteggere la propria interiorità ed esistenza, proponendo così una nuova chiave per rileggere la malattia mentale. Nonostante la sua brevità o forse in forza di questa, il testo qui proposto rende magistralmente l’idea della ricchezza e della complessità del pensiero di Devereux nonché di un approccio alla conoscenza dell’umano che instaura un vero e proprio dialogo tra psicoanalisi e scienze umane.

Georges Devereux (1908-1985), di origine ungherese, conosciuto come il padre dell’etnopsicoanalisi, è stato antropologo e sociologo: allievo negli anni Trenta di M. Mauss e di A. Kroeber. Dopo un training al Topeka Institute for Psychoanalysis in Kansas, nel 1952 diviene psicoanalista. Nel 1963 gli viene assegnata la prima cattedra in Europa di etnopsichiatria, istituita da C. Lévi-Strauss, R. Bastide e F. Braudel all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi.

Alessandra Cerea, di formazione filosofica, è dottoranda in Storia della Scienza presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, in cotutela con l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi. Le sue ricerche, alcune delle quali già pubblicate in riviste italiane e francesi, vertono sulla ricostruzione del pensiero di G. Devereux e sull’epistemologia delle scienze dell’uomo.