Anna Boncompagni
Wittgenstein lo sguardo e il limite
«Non pensare, guarda!» è il richiamo esplicito delle Ricerche filosofiche di Ludwig Wittgenstein. L’attenzione al vedere, declinata in diverse prospettive, è però un elemento ricorrente nell’intera opera del filosofo viennese, un aspetto non sistematicamente indagato dalla critica, che in questo studio viene esaminato da ogni angolatura. La teoria raffigurativa del linguaggio e l’opposizione dire/mostrare, che caratterizzano il Tractatus Logico-Philosophicus, sono così messe a confronto con l’ottica fenomenologica degli anni successivi, con il metodo della rappresentazione sinottica, con il tema del vedere-come. Ne risulta un quadro complessivo che permette di leggere l’evoluzione del pensiero di Wittgenstein secondo un punto di vista particolare, cogliendo somiglianze impreviste, ma anche smascherando analogie solo apparenti. Proprio in quanto sguardo, la filosofia si rivela così un esercizio volto all’esplorazione dei limiti del linguaggio, del senso, della forma di vita.
Anna Boncompagni (Verona, 1973) ha conseguito la laurea specialistica in Filosofia teoretica all’Università di Firenze, perfezionandosi in epistemologia. E’ attualmente dottoranda all’Università degli studi di Roma Tre. Le sue ricerche riguardano il pensiero di Wittgenstein, in particolare il legame tra linguaggio, prassi e forme di vita, anche in relazione ad altre tradizioni teoriche, come il pragmatismo e la fenomenologia.