Antonio De Simone

Alchimia del segno

Rousseau e la metamorfosi del soggetto moderno

€ 18,00  € 17,10

Antonio De Simone

Alchimia del segno

Rousseau e la metamorfosi del soggetto moderno

Informazioni
Collana: Filosofie
2013, 212 pp.
ISBN: 9788857518404
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Sinossi

Nello scenario della cultura contemporanea l’«inquiétante étrangeté» della scrittura di Jean-Jacques Rousseau rimane ancora un problema. Cifra e traccia della complessità reale della soggettività moderna, la scrittura rousseauiana, pur nelle sue irresolubili antinomie filosofico-politiche e nella sua prorompente e vibrante tensione autobiografica, ontologica ed etica, si pone progettualmente come destinata a oltrepassare l’ostacolo tra verità, apparenza e menzogna e fra teoria, filosofia e letteratura, dimostrando, nel suo stesso farsi, quanto sia complesso l’intreccio di filosofia, politica e vita con i modi della loro espressione. Eccentrico, rispetto ai percorsi segnati dalle mappe del sapere filosofico classico, l’itinerario della scrittura di Rousseau si insinua negli interstizi del reale, nelle pieghe dell’immaginario, nelle metafore vissute, nella semantica dei tempi storici e politici, nei campi di un sapere-pensare post-cartesiano. C’è un Rousseau errante che, a causa delle sue vicende personali, biografiche, viaggia alla ricerca delle condizioni più favorevoli per vivere la propria individuale esistenza. Nella dimensione errante non si iscrive soltanto la personale esperienza di Jean- Jacques, ma prende corpo, nel labirinto della scrittura, il viaggio «pericoloso», solitario e immaginario della riflessione che pervade l’intera sua oeuvre. C’è, infine, il viaggio che, dopo Rousseau, è stato fatto compiere al suo pensiero attraverso una continua riappropriazione e riscrittura del senso e del significato della sua autobiografia e filosofia: un originale quadro di vita che, muovendosi anche nella dimensione sentimentale come autentico terreno dell’individualità irripetibile, proietta in modo decisivo l’incidenza di Rousseau nella coscienza della contemporaneità.

Antonio De Simone è professore di Storia della filosofia nell’Università di Urbino. Nel suo cammino di pensiero ha intrecciato consapevolmente filosofia, politica, storiografia e teoria sociale critica. Si è occupato del pensiero filosofico, politico, eticogiuridico, ermeneutico, estetico e sociologico moderno e contemporaneo e ha contribuito alla ricezione nazionale e internazionale dell’opera di Georg Simmel e di Jürgen Habermas. È autore di numerosi volumi; tra di essi, quelli che più ne hanno segnato la ricerca sono: Lukács e Simmel (1985); Tradizione e modernità (1993²); Dalla metafora alla storia (1995); Tra Gadamer e Kant (1996); Senso e razionalità (1999); Habermas (1999²); Georg Simmel (2002); Filosofia dell’arte (2002); L’io ulteriore (con F. D’Andrea e A. Pirni, 2005²); Oltre il disincanto (2006); L’ineffabile chiasmo (2007); Intersoggettività e norma (2008); L’inquieto vincolo dell’umano (2010); Passaggio per Francoforte (2010); Conflitti indivisibili (con D. D’Alessandro, 2011); Dislocazioni del politico (2011²); Conflitto e socialità (2011); Il soggetto e la sovranità (2012); Dell’umano evento (con D. D’Alessandro e R. Roni, 2012). Ha inoltre curato le raccolte di saggi Leggere Simmel (2004); Identità, spazio e vita quotidiana (2005); La vita che c’è (con F. D’Andrea, 2006, 2 voll.); Diritto giustizia e logiche del dominio (2007); Paradigmi e fatti normativi (2008); Per Habermas (con L. Alfieri, 2009); Leggere Canetti (con L. Alfieri, 2011). Dirige e coordina dal 2011 la Scuola di Alta Formazione “Silvano Federici”.