Destini della violenza

Informazioni
Collana: Filosofie
2010, 105 pp.
ISBN: 9788857501130
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Sinossi

La violenza è un tema di sicura attualità che coinvolge, volenti o nolenti, tutti quanti noi quotidianamente in quanto problema dell’azione nelle relazioni sociali. Esiste, certo, anche la violenza del pensiero, ma non è questo ad interessare qui, poiché il pensiero è quanto permette invece di esplorare le diverse formulazioni in cui i rapporti tra gli uomini, e le loro modalità espressive, si declinano violentemente. Il primo dato è che la violenza non è una sostanza, ma una forma delle relazioni che costituiscono la comunità. Il secondo è che, per poterne pensare una qualsiasi alternativa, è necessario prima svolgerne un’analisi critica delle forme. Entrambe queste premesse accomunano i lavori qui raccolti che fanno degli scarti tra le diverse declinazioni della violenza la chance per proporre punti di vista originali. In tal senso, risulta assodato che non è più sufficiente rifarsi alla non-violenza, se non rischiando di dimorare in una prospettiva ingenua. È necessario invece ripensare ciò che fonda l’azione umana focalizzando quanto è in gioco nello stare-in-comune dell’uomo per poter indicare un’alternativa efficace. La tradizione risulta allora un fondo prezioso cui attingere per problematizzare la violenza e la sua appartenenza alla natura umana. Per questo nei saggi qui raccolti sono certo presenti riferimenti classici ma, ancor più, richiami alle riflessioni provocate dall’urgenza storica degli eventi che segnalano un nuovo momento critico.

 

Rossella Bonito Oliva insegna Filosofia Morale presso l’Università degli Studi di Napoli – L’Orientale. Ha lavorato sui temi legati alla soggettività in particolare nell’ambito dell’idealismo tedesco e dell’antropologia filosofica del Novecento. Tra i suoi volumi: Labirinti e costellazioni. Un percorso ai margini di Hegel (Milano 2008), Soggettività (Napoli 2003), L’individuo moderno e la nuova comunità (Napoli 2000), La ‘magia dello spirito’ e il ‘gioco del concetto’ (Milano 1995). Tra le sue curatele: Paura e immaginazione (con A. Trucchio, 2007), La cura delle donne (2005), Natura e cultura (con G. Cantillo, 2000), Identità e persona nello spazio mediterraneo (con E. Mazzarella, 1999), Fede e sapere: la genesi del pensiero del giovane Hegel (con G. Cantillo, 1998). Ha inoltre curato la traduzione delle lezioni berlinesi di Hegel sulla filosofia dello spirito soggettivo. È autrice di saggi su Scheler, Gehlen, Bolk, Dilthey, Canetti, Jaspers e Binswanger.

 

Didier Contadini ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in ‘Filosofia moderna e contemporanea’ presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) ed è stato titolare di una borsa di master di post-dottorato in ‘I saperi della politica’ presso il CRIE dell’Università degli Studi – Suor Orsola Benincasa. Si occupa in particolare del pensiero di Walter Benjamin.