Jan Spurk
E se le rane richiedessero un re?
Jan Spurk esamina l’attualità del testo Le rane che chiedono un re di Sartre (1958). Per Spurk noi stiamo vivendo la fine di un’epoca e dobbiamo inventarci l’avvenire. Sebbene il testo di Sartre, scritto poco prima del referendum sulla Costituzione della V Repubblica, non descriva esattamente una realtà comparabile alla nostra, tuttavia Spurk riesce a offrire una panoramica della situazione critica contemporanea, che ci appare come una radicalizzazione della situazione descritta da Sartre: lo scacco del sistema politico, la personalizzazione, la serialità come caratteristica specifica dell’industria culturale, l’incapacità dello “spazio pubblico” di generare del pubblico. La dialettica tra spazio pubblico e privatizzazione dei bisogni e degli impulsi sono altri aspetti importanti analizzati nel testo e l’immagine della “palude che si dissecca” mette in rilievo una crisi che coinvolge a pieno il mondo d’oggi.
Jan Spurk è professore dell’Université Paris Descartes. Tra le sue ultime pubblicazioni: Désir de penser. Peur de penser (con Claudine Haroche e Eugène Enriquez, Lyon, 2006); Du caractère social (Lyon, 2007); Malaise dans la société (Lyon, 2010); Avenirs possibles. Du bâtiment de la société, de sa façade et de ses habitants (Lyon, 2012).