Si può definire l’inconscio freudiano? Forse non in modo completo, se è vero che è un sapere che non si sa di sapere. Si convoca allora il tempo necessario per venire a sapere quel sapere che non si sapeva di sapere. In questo saggio l’autore dimostra che il tempo di sapere segue una propria logica, debolmente binaria e costruttiva. In quest’ottica l’inconscio segue una logica affine a quella intuizionista, proposta agli inizi del secolo scorso da Brouwer, sospendendo, tra l’altro, il principio del terzo escluso.
Antonello Sciacchitano è psichiatra e psicanalista di formazione lacaniana. Da tempo è impegnato a dare alla teoria psicanalitica una formulazione scientificamente accettabile, nonché efficace nella cura analitica. Dal 1997 è redattore della rivista di filosofia “aut aut”. Tra i suoi libri, Anoressia, sintomo e angoscia (Milano 1994), Scienza come isteria (Udine 2005; di questo libro esiste la versione tedesca Wissenschaft als Hysterie, Wien 2002), Das Unendliche und das Subjekt (Zurich 2004), Unendliche Subversion (Wien 2009). Per la collana Volti ha recentemente tradotto insieme a Davide Radice La questione dell’analisi laica di Sigmund Freud.
Sottotitolo | Saggio sull'inconscio freudiano |
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ISBN | 978-88-5751-300-3 |
Pagine | 164 |
Data di pubblicazione | 2013 |
Autore | Antonello Sciacchitano |
Collana | Filosofie |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |