Matteo Giovanni Brega
Multimedialità digitale e fruizione parcellizzata
Estetica e forme d'arte del Novecento
Matteo Giovanni Brega
Multimedialità digitale e fruizione parcellizzata
Estetica e forme d'arte del Novecento
L’estetica, nel corso del Ventesimo secolo, ha dovuto confrontarsi con diversi ambiti teorici, in alcuni casi nell’orizzonte del confronto e dello scambio, in altri esercitando il proprio diritto all’autodifesa e alla precisazione del proprio statuto epistemologico contro istanze egemoniche. Il confronto tra ideologie e ruolo dell’estetica, e dell’arte, sintetizzato dalla funzione che le avanguardie hanno svolto nel corso dei primi anni del Novecento, ha riprodotto e ripresentato i grandi temi che, nel corso dei secoli, hanno interessato la disciplina: autonomia nei confronti dell’etica, adesione o indipendenza da un modello assoluto. I più recenti sviluppi della scuola analitica, anche in ordine alla definizione del concetto di “arte di massa”, hanno contribuito ad approfondire non soltanto le tematiche di primario interesse connesso all’approccio analitico stesso, ma hanno fatto sì che anche le istanze allargate, le considerazioni inerenti il ruolo conoscitivo dell’arte, la sua posizione nel mondo degli oggetti, continuino oggi a rappresentare un orizzonte di riflessione comune che nella sua persistenza ha, forse, il più convincente dato d’esistenza in ordine a giochi linguistici che, per quanto impliciti, rimangono stabili a garantire le possibilità di un discorso.
Matteo Giovanni Brega (1973) è ricercatore di Estetica nella Facoltà di Arti, Mercati e Patrimoni della Cultura dell’Università IULM di Milano dove insegna “Patrimoni dell’immagine”. Scrive su Nova-IlSole24Ore, Art&Dossier e altre riviste del settore. Ha pubblicato, tra gli altri, “I Cirenaici. La filosofia del piacere”, (Mimesis, 2010), “L’estetizzazione del quotidiano. Dall’Arts and Crafts all’Art Design” (Mimesis, 2011). Ha inoltre curato la nuova edizione di “Simulacri ed impostura” di Jean Baudrillard (PGreco, 2009) e di “Breve apologia dell’esperienza estetica” di Hans Robert Jauss (Mimesis, 2011). 16,00 euro