La convinzione che filosofia e psicoanalisi convivano in un luogo di pensiero che le pone al di là di qualsivoglia rapporto di analogia, contrapposizione o mera giustapposizione, è ciò che del presente volume costituisce presupposto e scopo di indagine. Entro i confini di tale cornice, il concetto di tragico viene definito frattura morfogenetica, ovvero come quella singolare lacerazione che, nella profondità della fenditura che apre, dischiude lo spazio a inedite conformazioni d’essere. Da un lato, uomo psiche e mondo configurano un insieme di creazioni la cui insorgenza e possibilità di espressione risultano essenzialmente dipendenti da una speculare serie di fratture. Pulsione di morte ed eterno ritorno instaurano, d’altro canto, un confronto dialettico che consente al tragico, a Nietzsche e a Freud di affermare ciascuno una forza comune, tanto distruttiva quanto instancabilmente creatrice di vita.
Silvia Capodivacca svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Padova. I suoi percorsi di indagine si concentrano principalmente attorno alla filosofia contemporanea di area francese e tedesca. Con curatele e contributi in volumi collettanei, riviste italiane e periodici stranieri, ha cercato di porre in evidenza alcuni nodi speculativi del pensiero di Derrida, Nietzsche, Deleuze, Borges, Foucault. Per i tipi Mimesis nel 2009 ha pubblicato la monografia Danzare in catene. Saggio su Nietzsche. Spera di continuare a evitare la subdola petulanza dei social network, apprezza i salwar kameez, i risotti e la coraggiosa freschezza mentale dei situazionisti.
Sottotitolo | Tra Nietzsche e Freud |
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ISBN | 9788857507095 |
Pagine | 210 |
Data di pubblicazione | 2012 |
Autore | Silvia Capodivacca |
Collana | Filosofie |
Brand | ![]() |
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