Guy Debord. Anche il cinema è da distruggere!

Sul cinema sovversivo di un filosofo dell’eresia e commentari sulla macchina/cinema

Informazioni
Prefazione di: Enrico Ghezzi

Collana: Il Caffè dei Filosofi
2015, 322 pp.
ISBN: 9788857522326
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Sinossi

In questo pamphlet sul cinema sovversivo di Guy Debord, l’opera cinematografica (e scritturale) del filosofo francese è stata rivisitata nelle pieghe affabulative più estreme e ogni film passato alla moviola... è lo studio sul cinema di Debord più approfondito e insolente mai compiuto in tempi di ignoranza culturale o di credenze politiche oscurantiste... Frutto di anni vissuti in adesione e fraternità con Debord (amico e compagno di lotte in Italia negli anni ’70, per le quali fu espulso come persona indesiderabile) e l’Internazionale Situazionista. Non è un lavoro di restaurazione né di celebrazione di un “mito” (compreso male o interpretato peggio), è un canto d’amore per una generazione maledetta che ha preso i propri sogni per la realtà e cercato di portare l’immaginazione al potere, non per possederlo ma per meglio distruggerlo. Far retrocedere dappertutto l’infelicità. Come diceva il maestro: “Non ho veramente ambito ad alcuna sorta di virtù, tranne forse a quella d’aver pensato che solo alcuni crimini di un genere nuovo, di cui certamente non si era potuto udire nel passato, avrebbero potuto non essere indegni di me”. Va detto: molti di coloro che nel corso degli anni ho ben conosciuto avevano soggiornato nelle prigioni di diversi paesi... Alcuni certo per ragioni politiche, altri per reati o crimini di diritto comune... Ho quindi conosciuto soprattutto poeti, poveri e ribelli. Buona visione.

Pino Bertelli è nato in una città-fabbrica della Toscana, tra Il mio corpo ti scalderà e Roma città aperta. Dottore in niente, fotografo di strada, filmmaker, critico di cinema e fotografia. È uno dei punti centrali della critica radicale situazionista. I suoi scritti sono tradotti in diverse lingue. L’International Writers Association (Stati Uniti) l’ha riconosciuto scrittore dell’anno 1995 per la “non-fiction”. Direttore responsabile della rivista Tracce e del giornale on-line Stile libero, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia Libertaria e altre testate. Pier Paolo Pasolini, maestro e amico, gli ha regalato la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni. Nel 1999 gli è stato conferito il “Premio Castiglioncello” per la fotografia sociale. Nel 2004 ha ricevuto il “Premio Internazionale Orvieto” per il miglior libro di reportage, Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata. Nel 2014 l’Associazione di bioarchitettura BACO gli ha assegnato il Premio Internazionale Vittorio Giorgini. I suoi fotoritratti di strada si trovano in gallerie internazionali, musei, accademie e collezioni private. Una parte del suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. Una selezione delle sue fotografie si trova presso la Galleria degli Uffizi, a Firenze. La sua opera (Contro tutte le guerre) è stata esposta alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia (2011) e adesso è nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Fa parte di Reporters sans frontières.