Otto Weininger

Sesso e carattere

Informazioni
Collana: Il Caffè dei Filosofi
2012, 476 pp.
ISBN: 9788857505640
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Sinossi

Sesso e carattere è uno dei libri più inquietanti del primo Novecento, uno dei più radicali nel suo estremo tentativo di sanare il “disagio della civiltà” attraverso la ricomposizione di una visione unitaria della ragione classica e la condanna di ogni alterità, a partire dalle innumerevoli differenze e contraddizioni che il filosofo austriaco identificava nelle figure dei “diversi”: la donna e l’ebreo. Infatti, la crisi corrosiva dei gradi valori che attanagliava i soggetti e le coscienze si incarnava per Weininger nel “male” della donna, nella sua “materialità”, nella sua “assenza di senso” che è come l’abisso irresistibile del nulla. Oppure nell’ebreo, colui che distrugge i “limiti” con la sua passione analitica. Se queste tendenze sessiste e antisemite – benché Weininger fosse ebreo! – non possono non creare un perturbante disagio, anche i più feroci oppositori (ivi compreso Freud), hanno rilevato nel suo lavoro un talento straordinario, che ha influenzato profondamente Robert Musil, Hermann Broch e James Joyce, e di cui si possono rintracciare riferimenti nelle opere di Heidegger, Wittgenstein e Lacan.

Otto Weininger (Vienna, 3 aprile 1880 – Vienna, 4 ottobre 1903), filosofo austriaco di origine ebraica, è morto suicida a soli 23 anni, qualche mese dopo la pubblicazione della sua opera Sesso e carattere. Nonostante la sua precoce e breve esistenza, il suo pensiero ha esercitato un influsso significativo in tutta la cultura europea del Novecento.