La memoria dei testimoni – come ammonisce Bloch – non è sempre perfettamente affidabile. Compito dello storico è di discernere nei loro racconti il vero, l’errore e il falso. L’evento che più acutamente ha risentito del problema del falso in età contemporanea è l’eccidio di milioni di ebrei compiuto dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, perché è proprio al cuore dell’impresa genocidiaria che è avvenuta la grande falsificazione di cui si sono nutriti i successivi revisionismi e negazionismi. La consapevolezza che i nazisti hanno tentato di realizzare un vero e proprio mnemocidio ha conferito perciò alla memoria una funzione paragonabile a quella di un atto di resistenza antitotalitaria. Lo storico è divenuto così protagonista di una contemporaneità in cui storia e memoria hanno finito spesso con l’intrecciarsi in modo inestricabile e in cui la parola del testimone ha assunto una capacità di verità superiore e uno statuto etico particolare che ha trasformato la sua esperienza in una via di accesso privilegiato al senso della catastrofe. Si tratta tuttavia di un pensiero di tenore utopico, soprattutto da un punto di vista epistemologico: l’autorità della testimonianza è diversa dall’autorità della prova, quale da più parti si pretenderebbe che fosse, perché è soprattutto autorità di senso, del significato da attribuire agli eventi e non attestazione degli eventi. Chiamata a ristabilire la verità in una società pregna di una cultura dominata dal relativismo postmodernista non può che fallire generando controversie, come quelle legate ai falsi testimoni e alle falsificazioni della storia.
Frida Bertolini ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Storia, Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna, in co-tutela con l’Università Paris X-Nanterre. Durante gli anni di dottorato ha svolto ricerca presso l’Institut d’histoire du temps présent e il Mémorial de la Shoah di Parigi. I suoi lavori si concentrano principalmente sulla fi gura del testimone storico. Oltre a questo libro, ha scritto Contrabbandieri di verità. La Shoah e la sindrome dei falsi ricordi (2010). Attualmente si interessa al rapporto tra storia, memoria e giustizia.
Sottotitolo | Testimonianza, falsificazioni, negazioni |
---|---|
ISBN | 978-88-5752-892-2 |
Pagine | 296 |
Data di pubblicazione | 2016 |
Autore | Frida Bertolini |
Prefazione di | Valentina Pisanty |
Collana | Il quadrato delle opposizioni - Pseudos |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |
Andrea Gilardoni - glistatigenerali.com, 26 gennaio 2016
"Inganni della memoria, falsificazioni, negazioni"
Leggi la recensione
Maria Grazia Meriggi - Alias, 10 aprile 2016
"Falsi testimoni, vittime presunte e inganni della memoria"
Leggi la recensione