La rappresentazione e gli affetti

Studi sulla ricezione dello spettacolo cinematografico

Informazioni
Collana: Morfologie
2009, 200 pp.
ISBN: 9788884839190
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Sinossi

Lo statuto dello spettatore cinematografico è oggi al centro di una molteplicità di approcci che investono una pluralità di discipline interessate a metterne in evidenza la specificità nel contesto di una più ampia storia della visione. I saggi raccolti e presentati in questo libro, fino a ora inediti, cercano di sviluppare e articolare una modalità di avvicinamento estetica al problema della fruizione dello spettacolo cinematografico, capace di cogliere la molteplicità di stratificazioni immanenti ai processi di percezione, emozione e comprensione del film visto sullo schermo. Lo studio delle condizioni percettive e affettive (Michotte, Wallon), ambientali e sociali (Feldmann) in cui si colloca la ricezione del film, come la riflessione sulla natura del dispositivo cinematografico di finzione estetica (Souriau, Ingarden) e l’indagine sulla natura del piacere e del giudizio che la visione del film suscita (Dufrenne) costituiscono alcuni momenti fondamentali che hanno attraversato la riflessione estetica e filmologica europea del secondo dopoguerra.


Michele Bertolini insegna Estetica presso l’Accademia di Belle Arti “Giacomo Carrara” di Bergamo e collabora con la cattedra di Estetica dello spettacolo dell’Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato con Mimesis nel 2003 L’estetica di Bergson. Immagine, forma e ritmo nell’estetica francese del Novecento e curato nel 2002, insieme a Tommaso Tuppini, il volume Deleuze e il cinema francese. Ha scritto saggi sul cinema di Bresson, Lang, Tarkovskij, Tourneur, Welles, Walsh e sulla teoria del cinema di André Bazin. Si occupa di teoria dell’immagine, con particolare riferimento al rapporto fra espressione e rappresentazione e al confronto tra visione e linguaggio.