L’a-venire di Derrida

Informazioni
A cura di: Gianfranco Dalmasso; Carmine Di Martino; Caterina Resta

Collana: Novecento
2014, 382 pp.
ISBN: 9788857519708
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Sinossi

A dieci anni dalla scomparsa di Jacques Derrida, il volume raccoglie gli Atti di un Convegno internazionale svoltosi a Milano e Bergamo dal 10 al 12 ottobre 2012. Pensare l’a-venire di Derrida non significa soltanto prendere atto di quanto ancora sia carica di futuro la monumentale opera di questo filosofo. Il suo lascito immenso, come un testamento e una promessa, chiede di essere ereditato e perciò rilanciato. L’a-venire di Derrida, della sua opera, consiste anzitutto nel suo evento – parola chiave della riflessione del filosofo francese –, vale a dire nel suo sorprendente e intempestivo accadere. Insofferente nei confronti di ogni classificazione e di ogni “scolastica”, il pensiero derridiano continua infatti a scuotere e a provocare. Come un sisma la cui onda d’urto non cessa di propagarsi, la decostruzione intrapresa da Derrida seguita a far tremare il suolo del pensiero, a sconvolgerne gli assetti consolidati, richiamando a una responsabilità filosofica urgente: fare i conti con quello che oggi accade, in tutti i campi e a tutti i livelli – etico, giuridico, politico –, ripensarne lo statuto, senza abbandonarsi a comodi irrazionalismi, per aprirsi il più possibile all’a-venire. È questa la direzione in cui si muovono, ciascuno secondo la propria traiettoria, i saggi del presente volume.

Gianfranco Dalmasso ha introdotto il pensiero di Derrida in Italia con le traduzioni di La Voix et le Phénomène (1968; II edizione 1984) e di De la grammatologie (1969, II edizione aggiornata 1998) ed è curatore dell’edizione italiana dei Seminari pubblicata da Galilée. Ha insegnato nelle Università della Calabria, di Roma Tor Vergata e di Bergamo. È condirettore di “Phasis. European Journal of Philosophy” e Presidente della Società Italiana di Filosofia Teoretica.

Carmine Di Martino insegna Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Milano. Ha dedicato al pensiero di Derrida due volumi: Oltre il segno. Derrida e l’esperienza dell’impossibile (Milano 2001); Figure dell’evento. A partire da Jacques Derrida (Milano 2009), apparso anche in traduzione spagnola: Figuras del acontecimiento (Buenos Aires 2011), e numerosi saggi e articoli, tra cui: Derrida e il pensiero del vivente, «Epekeina» (2012); L’evento – inanticipabile – e la struttura del vivente, « Rue Descartes », 3 (2014), n. 82: (In)actualités de Derrida. Dirige la Collana “Fenomenologia e filosofia dell’esperienza” presso l’editore Rubbettino.

Caterina Resta insegna Filosofia teoretica e Filosofie del Novecento presso l’Università degli Studi di Messina. Sul pensiero di Derrida ha scritto due volumi: Pensare al limite. Tracciati di Derrida (Milano 1990); L’evento dell’altro. Etica e politica in Jacques Derrida (Torino 2003) e numerosi saggi e articoli, tra cui: Jacques Derrida: poetica e politica della traduzione, in AA.VV., The Frontier of the Other. Ethics and Politics of Translation (Wien-Berlin 2013); Mundialización y nueva Internacional. Por una cosmopolítica otra por-venir, in AA. VV., Derrida político (Buenos Aires 2013); La passion de l’impossible, « Rue Descartes », 3 (2014), n. 82: (In)actualités de Derrida.