La natura ci parla, ma noi siamo in grado di capirla? Sì – risponde Goethe (1779-1832) – se siamo capaci di leggere non nel ma il puro apparire dei fenomeni; se siamo in grado di vedere il seme trasformarsi in foglia, la foglia in calice, il calice in petali, il fiore in frutto e questi di nuovo in seme. Serie di forme e trasformazioni, ecco la natura. Una totalità armonica governata da leggi aperte alla vista di chi non va alla ricerca di meccanismi e cause occulte, ma di chi si sofferma sull’esteriorità degli organismi, che ne coglie toni e sfumature, somiglianze e differenze con altre figure. Compito della Morfologia è trovare e riprodurre perspicuamente questi legami parentali, individuando il modello originario. Ma allora la Morfologia ha in qualche modo anticipato l’evoluzionismo e Goethe come Darwin ricerca l’antenato comune? Oppure sono due concezioni contrapposte? Né l’una né l’altra cosa: solo due visioni complementari che interagendo restituiscono la complessità del vivente.
Federica Cislaghi (Milano, 1977) si è laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Genova. Si interessa della Morfologia come metodo filosofico-scientifico nell’ambito degli studi sulle forme viventi. Tra i suoi scritti, Sui colori e una serie di dispense per il Civico Planetario di Milano Ulrico Hoepli sul rapporto tra cosmologia e filosofia.
Sottotitolo | La filosofia delle forme viventi |
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ISBN | 9788884838391 |
Pagine | 307 |
Data di pubblicazione | 2008 |
Autore | Federica Cislaghi |
Collana | Transiti |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |