Il presente lavoro rilegge l’opera e il pensiero di Jacques Derrida in maniera inedita ricercando, nei testi in cui il pensatore francese affronta la pagina hegeliana, il segreto di quell’apertura etica che caratterizza la sua produzione più recente. Il volume si articola su tre livelli: l’interpretazione che Derrida dà di Hegel, il pensiero di Derrida, l’opera di Hegel. Dall’intreccio di queste tre voci prende forma quella domanda teoretica che, tra Hegel e Derrida, cerca di comprendere un pensatore con l’altro e, tra i due, quel noi che scrive su ciò che essi hanno detto. Emerge allora un’interpretazione della scrittura come pratica che, rendendo possibile la chiusura del Libro, al contempo la rimanda infinitamente altrove. E’ nello spazio lasciato libero da questa chiusura che infine l’autore ricerca il luogo aporetico della pratica filosofica: paradosso di quella impossibile donazione di senso all’esercizio teoretico del pensiero di cui la decostruzione sembra essere testimonianza. In questa prospettiva, si dischiude un domandare infine radicale che spinge il pensiero contemporaneo a interrogarsi su ciò che ancora resta da pensare, sui limiti del logos occidentale, sul margine della sua Storia e della sua parola.
Matteo Bonazzi (1972), studioso di Hegel e di Derrida, si è laureato in Filosofia con Carlo Sini. Collabora con la cattedra di Filosofia Teoretica II dell’Università degli Studi di Milano ed è docente di Filosofia e Storia nei Licei.
Sottotitolo | Tra Hegel e Derrida |
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ISBN | 9788884831682 |
Pagine | 160 |
Data di pubblicazione | 2004 |
Autore | Matteo Bonazzi |
Collana | Transiti |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |