Rossella Fabbrichesi

In comune

Dal corpo proprio al corpo comunitario

€ 18,00

Rossella Fabbrichesi

In comune

Dal corpo proprio al corpo comunitario

Informazioni
Collana: Transiti
2012, 226 pp.
ISBN: 9788857512532
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Sinossi

L’idea che si diano corpi comuni e coscienze collettive, che i confini del corpo vivente non siano così netti e profilati come crediamo da molti secoli, che, forse, i confini stessi della coscienza personale debbano essere ridisegnati e ampliati, attraversa da più d’un secolo la filosofia e la letteratura, e si è imposta nelle pratiche condivise dello scambio e del commercio tra individui. La coscienza interiore – è sotto gli occhi di tutti – sta divenendo oggi superflua: sta rivelandosi una funzione di cui si avverte sempre meno il bisogno e che, quindi, per evocare una metafora evoluzionistica, si sta rapidamente atrofizzando. In questo testo si mette alla prova l’idea secondo cui le nozioni di ‘Sé’ e di ‘corpo proprio’, piuttosto che risolversi in unità compatte, assegnate singolarmente ad ogni uomo, possano essere identificate da un nome collettivo. Il vero corpo, secondo l’indicazione di Royce, è quello della comunità, una comunità che vive, sente, soffre come un soggetto specifico. Questo corpo della comunità, da cui ognuno di noi è penetrato e della cui carne è costituito (che per altro non è in nostra dotazione, ma che incorporiamo a partire dal senso comune), è il corpo delle Interpretazioni, come scrive Peirce, perché la vera comunità è quella dell’interpretazione. E l’interpretazione non è uno stato mentale, ma si declina sempre come prassi materialmente condivisa e strutturata in abiti di risposta impersonali e fungenti, pubblici e comunitari. Attraverso autori della tradizione greca (Omero, Platone, gli Stoici) ed ermeneutica (Nietzsche e Foucault), attraverso riferimenti al darwinismo e al pragmatismo (Peirce, James, Royce, Mead), il libro percorre un cammino verso una nuova definizione dello statuto dell’humanitas.

Rossella Fabbrichesi insegna Ermeneutica filosofica all’Università degli Studi di Milano. I suoi interessi si sono inizialmente rivolti all’opera di Peirce (Il concetto di relazione in Peirce, 1992; Introduzione a Peirce, 1993), per poi orientarsi verso altri autori della tradizione logica e semiotica, riletti in chiave ermeneutica (I corpi del significato. Lingua, scrittura e conoscenza in Leibniz e Wittgenstein, 2000; con F. Leoni, Continuità e variazione. Leibniz, Goethe, Peirce, Wittgenstein. Con un’incursione kantiana, Mimesis, 2005). Negli ultimi tempi, si è dedicata a ricerche sul pensiero greco (La freccia di Apollo. Semiotica ed erotica nel pensiero antico, 2006) e sulla filosofia di Nietzsche (Agone nietzscheano in Ermeneutica e grecità, 2009; Corps et incorporation dans Nietzsche, in Sinuosité du vivant, 2012). E’ membro della Peirce Society, dell’Associazione Pragma e del Centro Interuniversitario sul pragmatismo. Dirige varie collane editoriali e fa parte dei comitati scientifici di riviste italiane e internazionali.