La collana vuole costituire una vera e propria galleria dei volti più importanti del pensiero contemporaneo. La grafica ne riprende l’idea: la copertina mostra il volto dell’autore parzialmente mascherato, ed è solamente nell’ultima pagina che esso viene svelato; così la conoscenza dell’autore può essere restituita solamente in seguito ad una vera e propria traversata creativa dei suoi scritti.
Invitato a Tokyo a riflettere sul disastro nucleare di Fukushima, il filosofo francese Jean-Luc Nancy riflette sull’interconnessione profonda che lega ormai un cataclisma naturale come lo tsunami che ha sconvolto la costa giapponese nel 2011, e le catastrofi tecnologiche, economiche, ecologiche che pervadono il nostro immaginario quotidiano.
... Per saperne di piùÈ possibile modificare il mondo e, in un certo senso, inventarlo ogni giorno? Oppure il reale è un orizzonte normativo al quale possiamo solo sottometterci? Alain Badiou, tra i più grandi filosofi francesi viventi della generazione di Deleuze e Lyotard, propone in questo libro una “ricerca del reale perduto”, che passa per Molière, Lacan e, soprattutto, Pasolini.
... Per saperne di piùAttraverso una carrellata di personaggi come Nietzsche, Valéry, Barrès, Sartre, Foucault e Lyotard l’autore affronta una delle questioni filosofiche storicamente più spinose come la responsabilità degli intellettuali.
... Per saperne di più“La distizione tra différence e différance non è la stessa che separa l’oralità dalla scrittura. Nella différance non si tratta solo del tempo, ma anche dello spazio. È un movimento in cui la distinzione dello spazio e del tempo non era ancora avvenuto: la spaziatura, divenire-spazio del tempo e divenire-tempo dello spazio, differenziazione, processo di produzione di differenze ed esperienza dell’alterità assoluta”. Jacques Derrida
... Per saperne di piùJean-Luc Nancy si misura con una radicale interrogazione filosofica delle origini pre-europee ed europee dell’antisemitismo, riconducendo la nascita di questo fenomeno all’origine stessa del rapporto tra la cultura greca e quella ebraica, portatrici di un significato molto differente dell’emancipazione dell’umanità dal mito. Da un lato, in Grecia, l’autonomia del logos è considerata infinita, dall’altro, invece, l’autonomia è paradossalmente concepita come una risposta eteronoma a un dio nascosto.
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