La collana vuole costituire una vera e propria galleria dei volti più importanti del pensiero contemporaneo. La grafica ne riprende l’idea: la copertina mostra il volto dell’autore parzialmente mascherato, ed è solamente nell’ultima pagina che esso viene svelato; così la conoscenza dell’autore può essere restituita solamente in seguito ad una vera e propria traversata creativa dei suoi scritti.
"Come si definirebbe? Sono un artificiere. Fabbrico qualcosa che alla fin fine serve a un assedio, a una guerra, a una distruzione. Io non sono per la distruzione, ma sono a favore del fatto che si possa passare, che si possa avanzare, che si possano abbattere i muri”.
Michel Foucault
Moneta vivente, la schiava industriale vale sia per un segno garante di ricchezze sia per quelle ricchezze stesse In quanto segno essa vale per ogni sorta di ricchezze materiali, in quanto ricchezza esclude ogni altra domanda, se non la richiesta di cui rappresenta la soddisfazione”.
Pierre Klossowski
“Improvvisamente si spalanca la stanza tremenda della verità. C’è un’inconscia protezione di sé, una prudenza, un mascheramento, una difesa di fronte alla conoscenza più grave: così sono vissuto finora. Io mi sottacevo qualcosa; ma l’enunciazione continua e il continuo rotolar via di pietre ha reso il mio istinto strapotente. Adesso rotolo via l’ultima pietra: la più tremenda delle verità mi sta di fronte”. “E se un giorno non riesci a sopportare la vita, devi cercare di amarla”. Friedrich Nietzsche.
... Per saperne di più“Chi sceglie oggi il lavoro filosofico come professione, deve rinunciare all’illusione che un tempo guidava i progetti filosofici: che sia possibile afferrare la totalità del reale con la forza del pensiero. […] la realtà, come realtà intera, si presenta al conoscere unicamente in modo oppositivo, perciò la speranza di ottenere una realtà giusta e corretta offre solo frammenti e rovine”.
Theodor W. Adorno
“Bisogna dunque, ad un tempo, che la firma resti e scompaia, che essa resti per scomparire o che essa scompaia per restare. Bisogna, è questo che ha importanza. Bisogna che essa resti a scomparire, doppia esigenza simultanea, doppio postulato contraddittorio, doppia obbligazione, double bind…”. Jacques Derrida
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