Jean-Claude Milner

Il periplo strutturale

Figure e paradigma

Informazioni
A cura di: Barbara Chitussi

Collana: Volti
2009, 232 pp.
ISBN: 9788884838070
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Sinossi

“Il programma di ricerca strutturalista non preesisteva ai soggetti; essi non l’hanno trovato ma propriamente inventato… Alcuni, penso a Saussure, hanno incontrato sul loro cammino la solitudine e il caos… altri hanno incontrato la felicità, mentre il mondo si copriva di macerie.” 
Jean-Claude Milner

Il progetto è semplice: riprendere le principali figure dello strutturalismo – Saussure, Benveniste, Barthes, Lacan, Jakobson, Dumézil, Foucault – e presentare in maniera originale e sintetica il paradigma in cui si inscrivono i loro lavori. Tale paradigma ha un’idea centrale: estendere il dominio della scienza galileiana, inizialmente legata alla natura, a quel che si chiama cultura, senza tuttavia naturalizzarla. La linguistica strutturale ha compiuto per prima questa operazione prendendo come oggetto il linguaggio, che da sempre ha distinto l’uomo in seno alla natura. Così essa ha rimesso in causa l’antica opposizione physis/thesis e tutte le sue varianti moderne: natura/convenzione, natura/storia, natura/cultura. Non vi è, secondo Milner, alcun aspetto del pensiero che non sia stato investito dalla novità dello strutturalismo, dalla sua eleganza e prontezza, le quali non hanno cessato di produrre conoscenze inedite.

Jean-Claude Milner
 (1941) è stato professore all’Université Paris-VII e direttore del Collège international de philosophie. Allievo di Althusser, a lungo vicino a Chomsky e continuatore originale del pensiero di Lacan, Milner viene considerato uno dei più importanti filosofi francesi di questi anni. Tra le sue opere ricordiamo: L’Amour de la langue (1978); Les Noms indistincts (1983, 2007); Le Pas philosophique de Roland Barthes (2003).