Questo testo indaga la formazione, lo sviluppo, la degradazione e infine la dissoluzione e relegazione a elemento marginale della memoria pubblica incentrata sulla morte nella Grande Guerra. Lo studio esamina il caso della città di Firenze in quanto laboratorio politico e culturale. Forze di tendenza reazionaria, conservatrice e perfino fascista, non senza contraddizioni, intesero portare avanti una costruzione politica della memoria pubblica incentrata sui lutti e sui morti della Grande Guerra. L’intento era dare origine a una pedagogia patriottica per le masse popolari, e di conseguenza indirizzare la rielaborazione del lutto privato e collettivo verso una concezione dello Stato, del sacrificio di sé e della morte in guerra compatibile con il nazionalismo italiano e l’ordine gerarchico allora esistente. La disfatta del regime e l’avvento della società dei consumi resero marginale questa memoria collettiva incentrata sulle lapidi, sui monumenti, sui Parchi della Rimembranza.
Iacopo Nappini, professore di Filosofia e Storia nei licei. Nel 2002, per la tesi di laurea, ha vinto il premio Nicola Gallerano conferito dall’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza. È autore di saggi storiografici, prose e pamphlet sui temi della scuola pubblica e della crisi morale e civile del paese.
Sottotitolo | Il ricordo dei caduti della Grande Guerra a Firenze |
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ISBN | 9788857548593 |
Pagine | 404 |
Data di pubblicazione | 2018 |
Autore | Iacopo Nappini |
Collana | Mimesis |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |