La Resistenza in una grande fabbrica milanese
Il diario di Angelo Pampuri operaio della Breda
La Resistenza in una grande fabbrica milanese
Il diario di Angelo Pampuri operaio della Breda
Nella vasta memorialistica resistenziale non sono molte le testimonianze sulla realtà viva delle grandi fabbriche. Felice eccezione dunque il diaro di Angelo Pampuri, operaio specializzato della I sezione dello stabilimento Breda di Sesto San Giovanni, conservato presso la Fondazione Isec, ora integralmente pubblicato a cura di Giuseppe Vignati, con la presentazione di Gianni Cervetti. Dalle annotazioni di Pampuri, con la loro scansione quotidiana, emerge un quadro dettagliato delle durissime condizioni di vita e di lavoro degli operai di fabbrica nei drammatici mesi dell’occupazione tedesca. Ma anche la capillare attività di propaganda e di resistenza da parte dei lavoratori, militanti e no, e il loro impegno per realizzare le speranze di un futuro di democrazia. Un impegno che sarebbe costato a molti di loro la deportazione, come documenta il volume di Giuseppe Valota, Dalla fabbrica ai lager. Testimonianze di familiari di deportati dall’area industriale di Sesto San Giovanni (Fondazione ISEC, Mimesis, 2015).
Angelo Pampuri (Milano 1899 - ?), autore del Diario, era un operaio della I Sezione Breda. Militante della Gioventù socialista, nel 1921 aderì al PCd’I. Più volte arrestato e condannato dal Tribunale Speciale al carcere e al confino, entrò alla Breda nel 1939. Licenziato nel 1940, venne imprigionato come “antifascista schedato” nel campo di concentramento di Istonio Marina, poi confinato alle isole Tremiti. Riprese a lavorare alla Breda nel settembre 1943 e fu licenziato con altre centinaia di lavoratori nel 1951.