Alfred Adler

L'arte di leggere la vita

Storia di una malattia (1928)

Informazioni
A cura di: Egidio E. Marasco; Luigi Marasco
Postfazione di: Gian Giacomo Rovera

Collana: Eterotopie
2019, 496 pp.
ISBN: 9788857557519
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Sinossi

L’opera presenta integralmente e organicamente l’autobiografia di una paziente con nevrosi ossessiva e l’interpretazione che di essa, brano dopo brano, ne dà Adler. Egli, così facendo, illustra il lavoro artistico che paziente e analista compiono per ricostruire la formazione dello stile di vita, l’esordio e l’evoluzione della malattia, tracciando nel contempo una felice sintesi della sua teoria. La scelta della forma morbosa presentata non è casuale, perché è quella che meglio si presta a esemplificare la logica privata presente anche in tutte le altre nevrosi e psicosi.
Le dinamiche interpersonali del rapporto analitico sono ampiamente trattate nella postfazione, puntuale e di ampio respiro, di Gian Giacomo Rovera che, così, ci aggiorna sullo stato dell’arte delle analisi e delle psicoterapie adleriane.

Alfred Adler (Vienna 1870-Aberdeen 1937) è stato il più importante collaboratore di Sigmund Freud e, anche con le sue originali prese di posizioni, ha dialetticamente stimolato la crescita e la diffusione della psicoanalisi, prendendo le distanze da essa nel 1911 con la creazione della Società per la Libera Ricerca Psicoanalitica che poi chiamò Società di Psicologia Individuale. Dopo la catastrofe della Prima guerra mondiale si dedicò attivamente alla psicopedagogia.

Klarerl Macht, ha vissuto nella periferia di Vienna alla vigilia della Prima guerra mondiale e, avendo frequentato “l’università della strada”, ha saputo dipingere in dialetto viennese un quadro della vita nella capitale del primo stato sovranazionale europeo, che fa da controcanto a quanto Musil e altri autori presentano nei loro romanzi.