Stella Dagna

Ma l'amor mio non muore!

(Mario Caserini, 1913). La diva e l’arte di comporre lo spazio

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Stella Dagna

Ma l'amor mio non muore!

(Mario Caserini, 1913). La diva e l’arte di comporre lo spazio

Informazioni
Collana: Cinema / origini
2014, 60 pp.
ISBN: 9788857522968
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Sinossi

Ma l’amor mio non muore! è uno dei film più rappresentativi del cinema muto italiano. Girato nel 1913 da Mario Caserini e interpretato dalla celebre attrice teatrale Lyda Borelli, segnò un’autentica svolta nella produzione cinematografica nazionale. In un momento eccezionale per l’evoluzione della settima arte – tra mutazioni del contesto produttivo, avvento del lungometraggio e uscita coeva di alcuni film destinati a diventare capisaldi della storia del cinema – il film di Caserini fu il primo esempio compiuto di “diva film” e ottenne un successo tale da diventare un vero e proprio fenomeno di costume. Il modello della diva sofferente, divisa tra eros e sacrificio, la messa in scena in profondità di campo, il “centramento alternativo” dello spettatore, la parola scritta come elemento narrativo, il ruolo del suono e della musica diegetica, sono solo alcuni degli elementi di un film che ha segnato in modo indelebile l’arte italiana su grande schermo.

 

Stella Dagna lavora presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino, dove si occupa in particolare di restauro e valorizzazione della collezione di cinema muto italiano; fra gli altri, ha collaborato al restauro di Addio giovinezza (Augusto Genina, 1918), Gli ultimi giorni di Pompei (Eleuterio Rodolfi, 1913), i film della serie Maciste e Ma l’amor mio non muore! (Mario Caserini, 1913). Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia delle arti figurative e dello spettacolo presso l’Università di Pisa ed è autrice di vari studi sul restauro cinematografico e sulle forme di rappresentazione del cinema italiano degli anni Dieci.