My mother was a computer

Informazioni
Collana:
2014, 376 pp.
ISBN: 9788857525266
Opzioni di acquisto
 Edizione cartacea  € 24,00  € 22,80
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Sinossi

Ogni giorno nascono e proliferano nuovi linguaggi. Computer, robot da cucina o droni guerrieri ci costringono a entrare nell’universo di significati delle parole vecchie, nuove e rinnovate, usate per descrivere il loro mondo. Gioiello futuribile della scienza umana, la tecnologia non agisce solo nella dimensione del fare, ma cambia anche il nostro modo di parlare, di apprendere, di comunicare. Questo libro, il primo di Hayles tradotto in italiano, affronta senza pregiudizi la forza di tutti questi cambiamenti. La sua autrice Katherine Hayles è una delle prime studiose dei cambiamenti dell’era post-human. Quell’epoca cioè in cui siamo immersi, guidata dall’idea di migliorare l’uomo con l’aiuto di una tecnologia che si aggiunge anche fisicamente alle parti del suo corpo. Lontano da falsi moralismi, questo illuminante libro mette a fuoco le straordinarie frontiere del sapere che ci attende, che è già all’opera nel nostro modo di pensare e desiderare un futuro migliore.

 

Katherine N. Hayles (1943) è una delle più note teoriche del post-human. I suoi lavori si concentrano soprattutto sugli effetti della tecnologia in campo culturale. Studiosa e critica di letteratura americana contemporanea, ha dato notevoli contributi anche in ambito scientifico. è docente di letteratura alla Duke University di Durham in Carolina.

 

Antonio Caronia ha insegnato Sociologia dei processi culturali e Comunicazione multimediale all’Accademia di Belle Arti di Brera, Estetica dei nuovi media alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti). È stato inoltre Director of Studies del M-Node del Planetary Collegium di Plymouth. Ha scritto fra l’altro: Il corpo virtuale (1996), Houdini e Faust. Breve storia del cyberpunk (con D. Gallo, 1997), Philip K. Dick. La macchina della paranoia (con D. Gallo, 2006), Universi quasi paralleli (2009), Un’ambigua utopia: fantascienza, ribellione e radicalità negli anni 70 (con G. Spagnul, 2009).

 

Domenico Gallo è critico e traduttore. Storico della fisica, ha pubblicato molti saggi sulla letteratura di lingua inglese e di carattere storico, tra cui Houdini e Faust. Breve storia del cyberpunk, e La macchina della paranoia. Enciclopedia Dickiana, entrambi con Antonio Caronia. Ha iniziato a occuparsi di fantascienza dagli anni settanta ed è stato attivista di Un’Ambigua Utopia. Ha collaborato a quotidiani e riviste, tra cui Pulp Libri, Liberazione, Alphaville, Carmilla, Psiche, Futuro Europa, Robot, If. Dirige la collana Fantascienza e Società delle edizioni Mimesis. Ha curato con Italo Poma l’antologia di scritti partigiani Storie della Resistenza.