Nulla di quello che si crede o si dice comunemente sulla verità: le cose sono molto più impegnative. Per comprenderlo basta confrontarci con i nostri classici antichi. Essere philalethes – parola difficile ma anche virtù filosofica di Socrate – può allora divenire una qualità moderna, indispensabile, una virtù per il futuro. La verità è ricerca, con tutte le sue incertezze, è dubbio e pensiero, con l’impegno e le difficoltà. Noi cittadini delle moderne democrazie abbiamo bisogno di questa ricerca dell’Aletheia: non possiamo vivere, anzi non possiamo neppure esistere senza di essa. La critica allora comincia da noi stessi. È la verità della parola, la verità dello spirito, la verità della politica, la verità della giustizia. Ma è anche più tangibilmente la verità della storia e della vita quotidiana. Qualcosa oggi forse ci sfugge, per questo ci pensiamo e ne parliamo: la ricerca della verità, lontano da ogni dogmatismo, è prima di tutto fattore etico, fondamento e ispirazione della vita, quella degli individui e quella civile, è pensiero tra conoscenza della storia, coscienza del presente e qualche progetto per ciò che ci attende. Possiamo così forse ripensarci e guardare meglio alle potenzialità che nel mondo di oggi abbiamo tra democrazia, ricerca scientifica e vita quotidiana.
Alberto Camerotto insegna Lingua e letteratura greca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si interessa principalmente di epica greca arcaica, di parodia e di satira antica. Tra le pubblicazioni: Le metamorfosi della parola. Studi sulla parodia in Luciano di Samosata, Roma-Pisa 1998; Diafonie. Esercizi sul comico, Padova 2007; La nuova Musa degli eroi. Dal mythos alla fiction, Treviso 2008; Luciano di Samosata. Icaromenippo, Alessandria 2009; Fare gli eroi. Le storie, le imprese, le virtù: composizione e racconto nell’epica greca arcaica, Padova 2009; Il nemico necessario. Duelli al sole e duelli in ombra tra le parole e il sangue, Padova 2010. Per Mimesis ha pubblicato i volumi Classici contro (2012), Gli occhi e la lingua della satira. Studi sull’eroe satirico in Luciano di Samosata (2014), Hybris. I limiti dell’uomo tra acque, cieli e terre (2014).
Filippomaria Pontani insegna Filologia Classica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa anzitutto della tradizione manoscritta di testi greci in età antica, bizantina e umanistica, ed è impegnato da anni nell’edizione dei commenti antichi e medievali all’Odissea di Omero (voll. I-III, Roma 2007-2015). Ha pubblicato diversi saggi su testi greci e latini (da Saffo a Callimaco, da Eschilo a Demostene, da Pindaro a Catullo), e sulla letteratura bizantina, umanistica (gli Epigrammi greci di Angelo Poliziano, Roma 2002) e neogreca (Poeti greci del Novecento, con N. Crocetti, Milano 2010), concentrandosi fra l’altro sulla nascita della grammatica e della filologia nell’antichità, sullo studio comparativo della prassi retorica, sulla storia dell’allegoria, sulla facies letteraria di alcuni miti antichi, e sulla traduzione poetica. Dal 2010 coordina con Alberto Camerotto il progetto Classici contro. Fa parte di gruppi di ricerca a Stoccolma e a Berlino, ed è coordinatore locale di un progetto FIRB 2012. Scrive saltuariamente sul Post e sul Manifesto.
Sottotitolo | Da Omero a Orson Welles |
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ISBN | 978-88-5753-320-9 |
Pagine | 282 |
Data di pubblicazione | 2016 |
A cura di | Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani |
Collana | Classici contro |
Brand | ![]() |
History | Color sit amet, consectetur adipiscing elit. In gravida pellentesque ligula, vel eleifend turpis blandit vel. Nam quis lorem ut mi mattis ullamcorper ac quis dui. Vestibulum et scelerisque ante, eu sodales mi. Nunc tincidunt tempus varius. Integer ante dolor, suscipit non faucibus a, scelerisque vitae sapien. |
Dino Piovan, - Alias, 20 novembre 2016
"Platone, Edipo, Pindaro, Werfel"
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