Giulia Longo

«Ogni cosa ha il suo tempo»

Il “nodo dialettico” kierkegaardiano tra ‘edificante’ e ‘ripresa’

Informazioni
Presentazione di: Eugenio Mazzarella
Note di: Søren Kierkegaard

Collana: Filosofie
2017, 300 pp.
ISBN: 9788857539546
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Sinossi

«Nodo dialettico» è espressione utilizzata di frequente da Søren Kierkegaard nel corso della sua frenetica attività di scrittore. La sentenza qoheletica d’apertura – in danese: «Alt har sin Tid» – funge da trait d’union tra i concetti qui proposti quali i due fili costituenti questo enigmatico nodo: l’edificante e la ripresa come cifra della miniera filosofica kierkegaardiana, che nel biennio 1843/1844 deposita l’atto di nascita di ambedue le dialettiche.
Ogni cosa ha il suo tempo ed un suo senso, e leggendo questa monografia si fa luce tutto intorno: come se il lascito del Qohelet sia stato per Kierkegaard quello di aver nominato – proprio nel terzo capitoletto sull’alternarsi dei tempi – il posto dell’avere luogo, l’inaggirabile che non si piega all’incalcolabile quantità di vanità del tutto: la morte stessa come antidoto, l’effettività ineludibile di cui ne va il pensiero, l’esserci immessa nel cuore dell’uomo – in qualità di «eternità».

Dalla Presentazione di Eugenio Mazzarella

Giulia Longo è dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ricercatrice ospite presso il Centro di Ricerche Søren Kierkegaard di Copenaghen e traduttrice di opere filosofiche e poetiche dal danese all’italiano. Di prossima pubblicazione i Discorsi edificanti di Søren Kierkegaard, nonché Luce e Lo stato di segreto di Inger Christensen.

Recensioni

Alberto Giovanni Biuso - Il Manifesto, 15 settembre 2018
"Kierkegaard, il gomitolo di fili intrecciati fra umano e divino"
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Claudio Ruggiero - Latina Editoriale Oggi, 28 dicembre 2017
"Attesa e aspettativa su pagine inedite"
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Alessandra Sicuro - ilponte.dk, 26 novembre 2017
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