Kurt Lewin

Paesaggio di guerra

Informazioni
Collana: Eterotopie
2017, 52 pp.
ISBN: 9788857539737
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Sinossi

Nel 1914 Kurt Lewin, pioniere della psicologia sociale, si arruola come soldato semplice volontario. In quattro anni Lewin è promosso tenente, perde un fratello, viene ferito gravemente ed è decorato con l’Eisernes Kreuz. Alla luce di tale esperienza, questo testo si sofferma da un punto di vista sociologico e psicologico sulla concezione di spazio e paesaggio nei terrori di guerra. All’attenta osservazione di Lewin non sfugge un aspetto fondamentale che si manifesta per la prima volta nel corso della Grande Guerra, e cioè che i processi di industrializzazione hanno modificato sensibilmente l’ordine della realtà spaziale, la percezione del paesaggio, i modi di essere nello spazio durante il conflitto. Un saggio prezioso che coglie l’importante nesso tra spazio “fisico” e spazio “psicologico”, non soltanto nella guerra di un tempo, ma anche nei conflitti iper-tecnologizzati di oggi. Il testo di Raffaele Scolari che accompagna il saggio di Lewin è volto a porre in evidenza questa continuità, e più precisamente a mostrare come il processo di invisibilizzazione della guerra, che oggi può dirsi compiuto, abbia avuto origine proprio in ciò che cento anni fa l’autore tedesco aveva protocollato con rigore scientifico.

Kurt Lewin (Mogilno 1980 – Newtonville 1947), sostenitore della Gestalt, fu tra i primi a studiare le dinamiche di gruppi e organizzazione. Ha insegnato Filosofia e Psicologia a Berlino e, dal 1933, in alcune università degli Stati Uniti. Ha formulato la cosiddetta “teoria del campo”. Tra i testi tradotti in italiano più recentemente: La teoria, la ricerca, l’intervento (2005) e Teoria dinamica della personalità (2011).

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