Alberto Veca

Retoriche dell’immagine

Informazioni
Introduzione di: Claudio Cerritell; Elisabetta Longari
Postfazione di: Salvatore Veca

Collana: Filosofie
2019, 372 pp.
ISBN: 9788857558172
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Sinossi

Retoriche dell’immagine ha il fascino del diario di bordo, di una lunga e appassionata navigazione nello spazio e nel tempo, che, passo dopo passo, ci conduce in un labirinto in cui si addensano e si snodano le pratiche del generare immagini assieme alla varietà dei modi di incontrarle, di leggerle e di interpretarle.
Ma per poter entrare in questo gioco di decifrazione dell’immagine occorre una lettura attenta, “lenta” – ammonisce l’autore – in cui evitare la superficialità dell’appariscenza, del contrasto violento. Mostrare e nascondere, ostentare e mimetizzare: su queste opposizioni si avventura il discorso, logicamente omogeneo ma frutto di una sintesi di interessi assolutamente eterogenei.
Un discorso teso a fornire gli elementi per un’educazione dello sguardo, quale modo discreto per far emergere e liberare la capacità di guardare di ciascuno, in libertà, oltre le affascinazioni o le imposizioni d’autorità, più o meno a effetto. Il lettore viene così introdotto in un percorso di svelamento, di illuminazioni, che a partire dallo sguardo sulle immagini – che sono “duplicazione” o “sostituto” della realtà – si apre ai meccanismi di conoscenza del reale.

Alberto Veca (Milano 1946-2009), critico, teorico, storico dell’arte e poeta. La sua visione interpretativa dell’immagine si è mossa dalle fonti iconografiche antiche fino alle espressioni contemporanee. Si è occupato di arte contemporanea e di design, del tema della natura morta nell’età barocca in Europa. Ha affrontato problemi iconografici legati allo stereotipo, al paesaggio, alla cultura materiale, alla monetazione medievale, alle espressioni artistiche extraeuropee, al collezionismo. Ha insegnato nella scuola superiore e nella Facoltà di Design del Politecnico di Milano.