Vincenzo Marrone

L’abitare come pratica sociale

Analisi relazionale di una cooperativa di abitanti

Informazioni
Collana: Coincidentia Oppositorum
2014, 242 pp.
ISBN: 9788857526034
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Sinossi

Sebbene le trasformazioni sociali in atto tendano ad esasperare il senso di incertezza, di sradicamento e di individualismo, sono sempre più evidenti pratiche contrapposte finalizzate a ricucire i legami sociali su scala locale. Anche la progettazione urbano-architettonica interiorizza il nuovo “bisogno di comunità” generando soluzioni abitative tese a favorire scambi informali fra vicini, senso di attaccamento al quartiere, identità del luogo e partecipazione. Così la casa, simbolo di stabilità e sicurezza, ma anche di privacy e privatismo familiare, diventa sempre più oggetto di studi, di domanda sociale e di rilevanza politica. Le percezioni di benessere e di socialità sono influenzate dalle esperienze di casa e quartiere? In che modo gli spazi urbani ed architettonici condizionano la coesione sociale? Quale è, infine, il ruolo degli abitanti nel promuovere la socialità, l’integrazione e nel favorire atteggiamenti civici? Sono queste le domande che il testo affronta attraverso una indagine empirica micro-sociologica, condotta presso due quartieri della provincia emiliana, costruiti da una cooperativa di Abitanti.

Vincenzo Marrone è Dottore di Ricerca in Sociologia, titolo conseguito presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Ha conseguito il Master in “Percorsi e strumenti di ricerca nelle scienze sociali” presso la facoltà di scienze politiche “C.Alfieri” dell’Università di Firenze e nel 2012 ha ricevuto il Premio “A. Ardigò” per giovani sociologi.