Hans Lindahl

Linee di frattura della globalizzazione

Ordinamento giuridico e politica dell’a-legalità

Informazioni
A cura di: Ferdinando G. Menga
Traduzione di: Ferdinando G. Menga

Collana: Coincidentia Oppositorum
2017, 458 pp.
ISBN: 9788857534800
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Sinossi

Il volume rappresenta la prima e più estesa analisi filosofico-giuridica espressamente dedicata al tema dei “confini” quale istanza costitutiva degli ordini istituzionali. La tesi che l’autore avanza, imbastendo un fecondo dialogo fra la tradizione continentale e quella di stampo analitico, è che ogni ordinamento giuridico rivela il suo carattere contraddistintivo nel fatto di essere espressione e riflesso dell’unità collettiva che sta alla sua base e che lo istituisce attraverso una dinamica immancabilmente connotata da limitatezza e contingenza. Di conseguenza, in contrapposizione alla visione oramai pressoché indiscussa, secondo cui l’assetto globale farebbe inevitabilmente segno verso un diritto senza confini, l’autore sostiene che ogni compagine giuridica, per quanto globalizzata voglia presentarsi, giammai potrà trasgredire il suo costitutivo carattere storico e delimitato. Delimitato secondo un quadruplice senso irriducibile e insuperabile: nella definizione del suo spazio, del suo tempo, dei suoi soggetti e dei suoi contenuti. Di fronte a siffatta limitatezza ogni processo di globalizzazione non può che arrestarsi.

Hans Lindahl è professore ordinario di Filosofia del diritto presso la Law School dell’Università di Tilburg (Olanda). Pubblica regolarmente sulle più importanti riviste internazionali di settore, tra cui la “Cardozo Law Review”, lo “European Law Journal”, “Jurisprudence”, “Law and Philosophy”, “Modern Law Review” e “Ratio Juris”. È in uscita per i tipi di Cambridge University Press (2018) una sua nuova monografia dal titolo Asymmetries of Recognition: Authority and the Globalization of Inclusion and Exclusion.