La più grande produzione del mondo sviluppato è la spazzatura. Se i rifiuti diventassero una fonte di benessere, saremmo tutti ricchi. Per farlo, però, ci vuole una filosofia della spazzatura. Tra esperimenti già in atto e fantaecologia, ecco un libro che è sia pensiero sia piccola storia quotidiana di riciclo. Ma la realtà, grande o piccola, non basta, perché la spazzatura è magica. I rifiuti sono in grado di trasformare il pensiero in azione e il prodotto delle azioni in un nuovo pensiero. La spazzatura è il nostro oro multicolore, in un mondo in cui possiamo essere tutti petrolieri, cioè spazzini.
Gianluca Cuozzo è docente di Filosofia teoretica all’Università di Torino. Ha dedicato i propri studi a Löwith, Cusano, Leonardo da Vinci e Benjamin. Negli ultimi anni ha rivolto i propri interessi da un lato al nesso tra dottrine artistiche e riflessione filosofica, dall’altro ad alcuni narratori statunitensi (Don DeLillo, Paul Auster, Philip K. Dick) e al tema delle utopie classiche e postmoderne. Tra le sue più recenti monografie si ricordano: Regno senza grazia, Milano-Udine 2013; Filosofia delle cose ultime, Bergamo 2013; Dentro l’immagine, Bologna 2013. ISBN
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