Biopolitiche del lavoro

Informazioni
Collana: Eterotopie
2008, 256 pp.
ISBN: 9788884837332
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Sinossi

Dal fordismo al post-fordismo, fino alla rete. Nell’epoca della globalizzazione sembra essere mutato il modo di produrre (e di consumare), ma soprattutto sembrano mutate le coordinate all’interno delle quali la stessa attività produttiva (e di consumo) viene percepita da chi opera all’interno delle organizzazioni. La prima – e la più rilevante – di queste trasformazioni riguarda la caduta del confine che segna la separazione tra le sfere della produzione (materiale o immateriale che sia), del consumo e della vita. Oggi la vita intera viene messa al lavoro. Scopo dei saggi raccolti in questo volume – nell’intersezione tra economia, sociologia e filosofia – è di interrogare il senso e la portata di questa trasformazione a partire dalla nozione di biopolitica, messa a punto da Michel Foucault per tentare di definire i contorni della governamentalità segnata dall’avvento del neoliberalismo. Per cercare di capire quali sono i biopoteri dominanti e quali le biopolitiche operanti per il governo della società attraverso l’organizzazione del lavoro.

 

Lelio Demichelis (Milano, 1956), insegna Sociologia alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi dell’Insubria, è autore di Bio-Tecnica. La società nella sua forma tecnica (Liguori, 2008), collabora a Tuttolibri-La Stampa, ha scritto per la Rivista milanese di economia, il Mulino, Surplus, Animazione Sociale.

 

Giovanni Leghissa (Trieste 1964), membro della redazione di “aut aut”, ha insegnato filosofia all’Università di Vienna e all’Università di Trieste. Tra le sue pubblicazioni: L’evidenza impossibile. Saggio sull’immaginazione in Husserl (1999), Il dio mortale. Ipotesi sulla religiosità moderna (2004), Il gioco dell’identità. Differenza, alterità, rappresentazione (2005), Incorporare l’antico. Filologia classica e invezione della modernità (2007). Ha curato inoltre l’edizione italiana di opere di Husserl, Derrida, Blumenberg, Hall, de Certeau.